Aveva presentato il suo progetto civico come alternativa al centrodestra e al Pd, strizzando l'occhio al Movimento 5 Stelle e agli esponenti della sinistra fiorentina. Da entrambe le parti però, stando a quanto riportato dalla stampa toscana, alla fine avrebbero risposto picche. E Tomaso Montanari, dopo giorni di riflessione, ha scelto di fare un passo indietro: l'Associazione 11 Giugno, da lui stesso lanciata pochi mesi fa in vista delle prossime elezioni comunali di Firenze, non presenterà una lista. A rendere noto il naufragio del progetto è stato lo stesso rettore dell'Unistrasi sui social, accusando i potenziali alleati per non essere riusciti a trovare un'intesa che a suo dire appariva possibile. "Avevamo un bellissimo progetto, e nomi autorevoli - si legge inoltre in una nota dell'associazione riportata dal quotidiano Il Tirreno - c'erano due condizioni: che il Movimento 5 Stelle prendesse atto che anche a Firenze il Pd non presenta alcun elemento di discontinuità rispetto alle politiche adottate dalle giunte Renzi e Nardella e che Firenze città aperta, Sinistra progetto comune, Firenze democratica e altre realtà accettassero di stare insieme".
Nessuna delle due condizioni si è evidentemente verificata. Montanari, con la sua azione, mirava a costruire una sorta di "terzo polo" alternativo raccogliendo le forze progressiste più a sinistra del Pd, pur senza allontanarsi troppo dall'ambito del civismo. Un piano che, nonostante i vari confronti, non è andato in porto perché ognuno dei principali interlocutori ha presentato una propria formazione: Montanari ha così visto defilarsi fra gli altri l'ex-assessore Pd Cecilia Del Re, l'attuale candidato della sinistra extra-Pd Dimitrj Palagi e i 5 Stelle. Lo storico dell'arte, che non avrebbe comunque corso per la poltrona di primo cittadino, aveva a quanto pare lanciato gli ultimi appelli in chiave elettorale proprio ai grillini, dai quali non sarebbero tuttavia arrivate risposte convinte.
Tenendo quindi conto di tutto ciò, Montanari ha optato per sfilarsi definitivamente: l'Associazione 11 Giugno non presenterà liste, certificando quello che è un vero e proprio "flop". E su X, il diretto interessato non ha risparmiato accuse nemmeno troppo velate alle compagini che avrebbero dovuto costituire la coalizione, chiudendo il suo attacco con una frase attribuita a Samuel Beckett. "Una decisione triste, ma inevitabile.
Spero che sia chiara a tutti e a tutte la responsabilità grave di coloro che hanno chiuso le porte a questa possibilità, così carica di futuro - ha scritto - l’Associazione 11 agosto, che è nata per costruire un’altra politica, va avanti con più convinzione di prima: perché davvero è proprio tutto da cambiare. Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Fallisci ancora. Fallisci meglio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.