Nelle scorse ore è tornato nel club di sua proprietà che sorge a Treviso. E ha trovato la (brutta) "sorpresa": qualcuno ha imbrattato con la vernice il pallone di copertura dei campi da tennis e da padel, vandalizzando inoltre un capannone che fa parte della medesima struttura con una scritta lunga ottanta metri. Vien quindi sin troppo facile intuire con quale stato d'animo Adriano Panatta, proprietario dell'"Adriano Panatta Raquet Club", abbia preso l'atto vandalico del quale è stato oggetto il complesso sportivo che porta il suo nome. E l'ex-campione di tennis ha esternato la volontà di rivolgersi alle forze dell'ordine, formalizzando una denuncia contro ignoti nel tentativo di rintracciare i responsabili. Stando alle prime ricostruzioni, i fatti si sarebbero svolti con tutta probabilità nella primissima mattinata di martedì 11 aprile: gli autori del gesto avrebbero agito sfruttando l'assenza di testimoni e si sarebbero introdotti nell'area sfruttando l'accesso che dà sulla vicina ferrovia.
Il sospetto è che ad organizzare ed effettuare il "raid vandalico" siano stati alcuni giovanissimi. E a rafforzare questa ipotesi c'è il fatto che non siano stati rinvenuti nè messaggi inneggianti al mondo anarchico nè minacce o frasi dell'universo no vax (diversamente da quanto riscontrato in altre parti d'Italia anche nel recente passato). I colpevoli potrebbero essere potenzialmente anche dei "writers" alle prime armi: hanno realizzato una serie di graffiti con le bombolette spray, oltre ad una parola incomprensibile vergata con la vernice nera e lunga decine e decine di metri. Anche se non sarebbe da escludere la pista che porta ad una goliardata fine a se stessa. Di certo c'è che chiunque sia stato ha agito con cognizione di causa: quella specifica zona sarebbe a quanto pare priva di telecamere e gli agenti non potranno quindi contare sul supporto (spesso decisivo) del sistema di videosorveglianza.
Probabile indizio di come i vandali conoscessero bene il posto e si siano quindi mossi nella certezza di poter fare affidamento su un certo (potenziale) margine di impunità. Il Raquet Club è però circondato da alcune abitazioni e qualche residente potrebbe aver assistito alla fuga dei colpevoli. Per il momento, i danni ammontano ad alcune migliaia di euro e l'ex-tennista non ha nascosto l'ira per quanto avvenuto. "Sono scritte indelebili, in particolare quella sul pallone sarà difficile da cancellare.
E l’altra comunque andrà ricoperta - il pensiero di Panatta, riportato dal quotidiano La Tribuna di Treviso - per fare una "ragazzata" hanno causato molti danni. Denuncerò e spero che chi di dovere riesca a rintracciare i responsabili. Perché i danni sono rilevanti e vanno pagati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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