"Devi fare quel che dico io". E il tunisino massacra di botte la compagna

L'uomo è attualmente ricercato a Pisa per aver massacrato di botte la compagna italiana, colpevole secondo lui di non assecondare le sue richieste. Dopo averla aggredita ed averla spinta giù dalle scale del condominio in cui vivevano, si è dato alla fuga

"Devi fare quel che dico io". E il tunisino massacra di botte la compagna

Avrebbe più volte massacrato di botte la compagna italiana, rea a suo avviso di non assecondarlo nelle sue richieste e di non ascoltare i suoi suggerimenti. E al termine dell'ultima lite, dopo averla picchiata selvaggiamente ed averla spinta giù dalle scale del condominio nel quale abitavano, l'avrebbe lasciata a terra dolorante e semi-svenuta e si sarebbe dato alla fuga. Il tutto davanti agli occhi del loro figlio minorenne, costretto suo malgrado ad assistere all'intera scena. Protagonista della vicenda è un uomo originario della Tunisia, che risulterebbe ancora adesso ricercato dalle forze dell'ordine a Pisa. Stando a quanto riportato infatti dai media locali, l'episodio in questione sarebbe avvenuto proprio nelle scorse ore a Cisanello, una frazione della città toscana.

Il tunisino avrebbe iniziato una discussione (l'ennesima, come emerso a posteriori) per futili motivi, iniziando ad insultare a più riprese la compagna. Quest'ultima avrebbe risposto a tono e a quel punto, il nordafricano sarebbe passato direttamente dalle parole ai fatti: probabilmente indispettito dalla sua reazione, le avrebbe sferrato un primo cazzotto in pieno volto. Non contento, l'avrebbe gettata a terra ed avrebbe continuato a prenderla a calci e pugni senza sosta, nonostante le urla del bambino. La vittima sarebbe poi rotolata giù dalla tromba delle scale, in una escalation di violenza che ha attirato l'attenzione dei vicini.

L'aggressione si sarebbe arrestata solo quando l'extracomunitario, forse tornato in sé, avrebbe aperto la porta dello stabile e sarebbe fuggito, cercando di far perdere le proprie tracce. Sarebbe quindi toccato al figlio il compito di soccorrere la madre ferita, mentre i dirimpettai allertavano i soccorsi. La malcapitata, trasportata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale locale, è stata medicata e dimessa nelle ore successive al pestaggio con una prognosi di circa due settimane.

Prima di salire in ambulanza, avrebbe fatto in tempo ad avvisare telefonicamente un agente del Nosu della polizia municipale, in modo da attivare la procedura "Codice Rosso" relativa alla violenza domestica e di genere. Interrogata dagli operatori, pur contusa ed in stato di choc la donna è riuscita a fornire loro la propria versione dei fatti.

Ed avrebbe fatto notare agli agenti come non si trattasse nemmeno di una novità assoluta: a suo dire, il compagno aveva spesso scatti d'ira immotivati nei suoi confronti, che culminavano non di rado in aggressioni verbali o fisiche quando non ascoltava le sue imposizioni. La vittima ha quindi deciso di denunciare l'accaduto e sono quindi scattate le indagini per rintracciare l'aggressore: a breve potrebbero quindi esserci ulteriori novità.

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