"Lasciatela andare, non farò denuncia": la mamma di Kata sentita dai pm

L'appello a IlGiornale.it di Katherine Alvarez, madre della bimba scomparsa lo scorso 10 giugno. Lei e il padre sentiti come persone informate sui fatti e trasferiti in una struttura protetta

Katherine Alvarez, la mamma della piccola Kata, scomparsa a Firenze il 10 giugno
Katherine Alvarez, la mamma della piccola Kata, scomparsa a Firenze il 10 giugno
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"Se qualcuno ha mia figlia la lasci andare, la lasci da qualsiasi parte, non farò denuncia. Voglio trovarla il più presto possibile". È flebile la voce di Katherine Alvarez, la madre della piccola Kata, la bimba di 5 anni scomparsa a Firenze. Il suo è un appello disperato. Sono ormai 5 giorni che la piccola sembra svanita nel nulla: l'ultima volta l'ha ripresa una telecamera di sorveglianza nei pressi dell'ex hotel Astor occupato alle 15.01 del 10 giugno scorso. Katherine Alvarez, contattata da IlGiornale.it, ha confermato di essere stata a lungo sentita dagli inquirenti questo pomeriggio come persona informata sui fatti, ma di non potere - com'è ovvio - rivelare nulla del contenuto della sua deposizione. "Sapete meglio di me come funzionano queste cose, non posso rilasciare dichiarazioni, non posso parlare", sono state le sue parole. Sempre oggi pomeriggio è stato convocato dal pm Christine Von Borries, titolare dell'inchiesta, il padre della bambina, Miguel Angel Montero Chicllo. Entrambi sono stati trasferiti in una struttura protetta segreta. Tra le attività svolte oggi dagli investigatori, oltre a un altro sopralluogo nell'ex hotel Astor, c'è stata anche l'acquisizione di alcuni effetti personali della bimba, tra cui uno spazzolino da denti. L'obiettivo è ricavare il suo dna per finalità collegate alle indagini in corso. Intanto, l'avvocato della madre di Kata ha rinunciato all'incarico.

Gli interrogatori dei genitori

Nel primo pomeriggio di oggi, entrambi i genitori di Kata sono stati sentiti dagli inquirenti negli uffici della procura del capoluogo toscano. Gli interrogatori si sono svolti separatamente e sono durati, in totale, più di tre ore. Il primo a sottoporsi alle domande del pm Cristine Von Borries, che indaga sul caso ipotizzando il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, è stato Miguel Angel Montero Chicllo. Poi è stato il turno di Katherine Alvarez che, già subito dopo la scomparsa della figlioletta, era stata ascoltata come persona informata dei fatti. I verbali sono stati secretati.

Il legale della mamma rinuncia all'incarico

L'avvocato Daica Rometta, legale dell'Associazione Penelope, che si occupa delle persone scomparse, ha rinunciato all'incarico di difensore della mamma di Kata. "Le reiterate interferenze esterne subite nello svolgimento di questo delicatissimo mandato mi hanno suggerito di rinunciare all'incarico professionale. - ha spiegato il legale -Tant'è che già nel primo pomeriggio ho invitato la mamma a nominare altro difensore".

I genitori della bimba riallocati in un'altra struttura

I genitori di Kata e la famiglia dello zio, apprende

ilGiornale.it da fonti investigative, sono stati riallocati in una struttura di accoglienza a cura dei servizi sociali del comune di Firenze. Al momento, non sono state fornite indicazioni sul nuovo alloggio.

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