Restano ancora da chiarire le dinamiche dell’incidente che, nelle prime ore di domenica 10 settembre, è costato la vita a quattro giovani di Cagliari. Dalle prime ricostruzioni emerge che il conducente ha perso il controllo del mezzo, forse per una manovra azzardata, portandolo a impattare con il muro di una casa, il marciapiede e infine a ribaltarsi, dopo aver preso velocità sulla rampa di un’abitazione. I corpi di due delle vittime sono stati recuperati dalle lamiere, mentre gli altri sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo e si sono schiantati sull’asfalto. Gli unici sopravvissuti di questa strage, Alessandro Sainas e Manuel Incostante, sono attualmente ricoverati in codice rosso. Anche loro sono stati proiettati fuori dalla vettura durante l’incidente, ma si sono miracolosamente salvati.
Il ribaltamento di un veicolo (o rollover) presenta cause diverse rispetto ad un più comune tamponamento frontale. In quest’ultimo caso, la resistenza dell’ostacolo contro cui la vettura va ad impattare viene applicata alle lamiere frontali. Esse si deformano e tutta l’energia cinetica viene annullata, fermando il veicolo. Ovviamente, la rapida decelerazione si riflette su eventuali occupanti del mezzo, che continuano a procedere per inerzia alla stessa velocità dell’automobile prima dell’urto. In una situazione del genere, la presenza o meno della cintura di sicurezza può essere una questione di vita o di morte. Se un veicolo procede, per esempio, a 80 km/h, in caso di tamponamento i passeggeri non cinturati subiranno una decelerazione di 227 G (unità di misura dell’accelerazione della gravità terreste). In pratica, i loro corpi subiranno un contraccolpo pari a 227 volte il loro peso, con conseguenze probabilmente fatali. La cintura di sicurezza riduce la decelerazione a 38 o addirittura a 25 G.
Anche in caso di rollover essa svolge un ruolo fondamentale. In sua assenza, infatti, il rischio è di essere sbalzati fuori dal veicolo, come accaduto a quattro dei sei giovani rimasti coinvolti nell’incidente di Catania, i cui corpi hanno subito due decelerazioni: l’incidente e l’impatto con l’asfalto. I motivi per cui Alessandro Sainas e Manuel Incostante sono sopravvissuti devono ancora essere verificati e posso dipendere da molteplici cause, tra cui l’altezza a cui sono stati proiettati e la velocità del veicolo nel momento in cui sono stati sbalzati fuori.
Per quanto riguarda le due vittime estratte dalle lamiere, al momento non si conoscono ancora le cause precise della morte, ma si può ipotizzare l’impatto con le superfici dure dell’abitacolo. Anche in questo caso, la cintura può essere un salvavita. I crash test infatti dimostrano come il dispositivo di sicurezza, in caso di ribaltamento, mantenga il corpo del passeggero fondamentalmente ancorato al sedile, limitando le lesioni.
Per quanto riguarda le cause, quella più comune è il cosiddetto “ribaltamento con imputamento”, che si verifica quando un agente esterno interviene sul moto del veicolo, arrestandolo. Nel caso dell’incidente di Cagliari, l'inizio del processo di ribaltamento sembra essere stato l'urto con il marciapiede, che ha comportato la prima sbandata dell'automobile.
Un’altra causa comune è la perdita di aderenza con l’asfalto, che comporta lo slittamento del veicolo fino all’impatto con un cordolo e il successivo cappottamento. Quest’ultima è la dinamica replicata nei crash test di rollover.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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