I punti chiave
La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo d'indagine con l'ipotesi di reato per omicidio colposo sulla morte di Mattia Giani, il calciatore 26enne del Castelfiorentino United che è morto alcune ore dopo aver accusato un malore in campo durante una partita del campionato di Eccellenza contro il Lanciotto Campi, lunedì 15 aprile. Al momento non risultano persone iscritte nel registro degli indagati. Intanto il pubblico ministero titolare dell'inchiesta, Giuseppe Ledda, ha disposto l'autopsia sulla salma del giovane per accertare le cause del decesso.
Le indagini
L'indagine della Procura è stata avviata dopo che, ieri mattina, i genitori del ragazzo sono state sentite dai carabinieri della Compagnia di San Miniato (Pisa), dove risiedono, come persone informate sui fatti. Entrambi si trovavano alla stadio di Bisenzio domenica mattina e hanno assistito alla tragedia dalle tribune. Il giovane calciatore sarebbe stato colpito da un arresto cardiaco in campo ed è poi morto dopo aver trascorso la notte all'ospedale di Careggi.
I soccorsi
Il punto da chiarire nell'indagine è quello relativo alla tempistica dei soccorsi. "Io so solo che il medico su quel campo non c'era - dice al Corriere della Sera Sandro Giani, il papà di Mattia - e che la prima ambulanza del 118 è arrivata senza medico dopo 15 minuti. E che nel frattempo il massaggiatore del Castelfiorentino ha provato a rianimare mio figlio. Poi è scesa una spettatrice dagli spalti che lavora come infermiera per dare una mano". Dubbi anche sull'utilizzo del defibrillatore: "C'era ma è stato usato solo dal medico trasportato dalla seconda ambulanza - prosegue il padre del 26enne - Si può morire così?".
Il medico a bordo campo
L'Asl ha chiarito che l'ambulanza è arrivata in 8 minuti, precisando altresì che il regolamento della Figc impone la presenza di un medico a bordo campo oppure dell'ambulanza.
Contrariamene a quanto sostengono i genitori del calciatore, il Lancillotto ha assicurato che i medici c'erano e sarebbero intervenuti. Ora sarà compito della Procura venire a capo della drammatica vicenda ed accertare eventuali responsabilità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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