Ha lottato per quasi una giornata ma alla fine non ce l'ha fatta: Mattia Giani, il calciatore 26enne che nel pomeriggio di domenica aveva avuto un arresto cardiaco mentre stava disputando una partita del campionato di Eccellenza, è spirato ieri mattina all'ospedale fiorentino di Careggi. Il giovane, attaccante del Castelfiorentino United 1925, era al rientro da un infortunio e si era sentito male al termine di un'azione d'attacco nell'area avversaria del Lanciotto, la squadra di Campi Bisenzio, alle porte del capoluogo toscano.
La partita era iniziata da meno di un quarto d'ora e Mattia aveva appena calciato verso la porta avversaria dal limite dell'area di rigore: il tempo di fare qualche passo indietro, dopo la parata del portiere, poi si è messo una mano sul petto e si è accasciato al suolo. All'inizio si era pensato a un problema muscolare, ma la situazione è apparsa presto decisamente più grave: i calciatori attorno a lui hanno chiamato a gran voce i soccorsi, arrivati immediatamente sul terreno di gioco, seguiti dall'ambulanza che ha portato il ragazzo al pronto soccorso. Ad assistere alle operazioni anche la famiglia, presente sugli spalti. Agli occhi dei sanitari la situazione clinica di Mattia è apparsa disperata fin dai primi momenti, tanto che a lungo hanno tentato di salvargli la vita con un massaggio cardiaco. Il giovane ha lottato tra la vita e la morte fino a ieri mattina, attaccato alle macchine nel reparto di rianimazione, poi i medici hanno dovuto gettare la spugna, constatarne il decesso e comunicare la notizia alla famiglia.
Una tragedia, quella consumatasi allo stadio di Campi Bisenzio, che è arrivata appena una manciata di ore prima del dramma vissuto dal calciatore della Roma Evan N'Dicka sul campo dell'Udinese, ma rispetto a quella vicenda il malore di Mattia ha avuto un esito fatale. La scomparsa del 26enne ha scosso un'intera comunità: «In questi momenti ha scritto Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino - mancano le parole. Una tragedia terribile. Un dolore straziante. Possiamo solo stringerci tutti assieme in un abbraccio fortissimo alla famiglia, e alla sua società di appartenenza». Solleva dubbi Giorgio Mulè (Forza Italia), vice presidente della Camera: «C'era un defibrillatore, ma pare non fosse a bordo campo come doveva».
Mattia era nato a Empoli, ma abitava a Ponte a Egola, vicino San Miniato. Aveva giocato in diverse squadre, e da quasi due anni indossava la maglia numero 7 del Castelfiorentino United. Messaggi di cordoglio sono arrivati dal presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi la squadra in cui Mattia Giani era cresciuto, nel settore giovanile, e con cui era diventato vice campione d'Italia Under 17 nel 2015 - e dai vertici della Fiorentina, il cui direttore generale Joe Barone era a sua volta scomparso pochi giorni fa per un malore. La società viola «si stringe al dolore della famiglia Giani per la scomparsa di Mattia.
Il presidente Rocco Commisso e tutto il Club viola porgono le più sentite condoglianze alla famiglia Giani». In memoria del giovane calciatore verrà osservato un minuto di raccoglimento prima dell'inizio delle gare di tutte le competizioni in programma per l'intero fine settimana, inclusi anticipi e posticipi.
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