"Mi chiedeva uomini disposti a pagare per il sesso". Parla il vicino di Alessia Pifferi

Adesso parla il vicino di Alessia Pifferi, che ha conservato i messaggi in chat. La 37enne chiedeva di uomini disposti a pagare per fare sesso con lei

"Mi chiedeva uomini disposti a pagare per il sesso". Parla il vicino di Alessia Pifferi

Emergono dettagli sempre più oscuri circa la figura di Alessia Pifferi, la madre della piccola Diana finita dietro le sbarre per aver lasciato morire di stenti la figlia. Spunta la testimonianza di uno dei vicini di casa della donna, che ai microfoni di Iceberg Lombardia avrebbe rilasciato dichiarazioni sconcertanti: la 37enne avrebbe chiesto i contatti di uomini disposti a pagarla per fare sesso.

Le richieste di sesso a pagamento

L'intervista sarà trasmessa questa sera, ma già i dettagli riportati sino ad ora lasciano a dir poco basiti. Il vicino della Pifferi ha addirittura mostrato agli inviati della trasmissione alcune chat fra lui e la 37enne nelle quali la donna gli avrebbe chiesto di fornirle i contatti di uomini interessati a del sesso a pagamento.

"Alessia Pifferi mi aveva chiesto se conoscevo qualcuno che poteva pagarla anche in cambio di sesso. Mi diceva che aveva bisogno di soldi", è il racconto dell'uomo. Secondo la sua versione dei fatti, la Pifferi, a inizio luglio, gli avrebbe esplicitamente scritto di chiedere a un amico se fosse disposto a passare la notte con lei al costo di 300 euro. "Devo per forza trovare quei 300 euro entro domani perché ho le bollette della corrente da pagare", avrebbe aggiunto la 37enne. "Se non le pago sono nella cacca perché sono già scadute".

Il testimone le avrebbe quindi risposto che si sarebbe informato, ma che avrebbe dovuto essere poi lei a parlare con l'interessato.

"La Pifferi mi aveva chiesto se conoscevo qualcuno e io le ho mandato un mio amico, sapevo che non c'era problema per né per me né per lui", ha spiegato il testimone. "Quindi si sono organizzati ed è andato a casa di lei. Io non ho mai avuto a che fare con lo scambio di soldi tra lei e questo ragazzo, io non ho mai preso niente. Non ho mai 'procurato' uomini ad Alessia Pifferi. Falso anche che le ho proposto di farle la spesa in cambio di sesso con me. Le ho mandato questa persona due volte. La prima volta l'ha pagata, la seconda quei 300 euro erano solo un prestito e Alessia Pifferi aveva detto che glieli avrebbe restituiti", ha aggiunto. "Il ragazzo mi ha contattato per sapere quando la Pifferi gli avrebbe dato indietro i soldi. Ho scritto alla Pifferi, mi ha risposto il 13 luglio 2022 alle 18.58".

Le chat salvate

In quell'occasione, la 37enne aveva risposto di trovarsi in ospedale perché il padre della figlia aveva avuto un incidente. Si era poi impegnata ad andare in banca il giorno successivo. "Raccontava un sacco di balle. Ho tutte le chat che provano quello che sto dicendo, non le ho mai cancellate. Mi aveva raccontato che il papà di Diana era morto, non era sincera raccontava un sacco di balle. È stato quello il problema", ha dichiarato il vicino di casa. "Quei 300 euro non glieli ha mai restituiti, perché dopo si è inventata un po' di cose e l'ha tirata per le lunghe. Poi dopo c'è stato il casino.

Non capivo bene cosa facesse, mi faceva vedere foto strane. Foto in cui era mezza nuda. E infatti aveva chiesto anche a me se volevo fare sesso in cambio di denaro, non ho cancellato nessuna chat, le conservo", ha concluso.

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