I palloncini bianchi e le lettere commosse. Addio a Chiara, uccisa a 13 anni dalla madre

L'addio a Chiara Carta, la 13enne di Silì uccisa dalla madre. Alla cerimonia tantissime persone. Poi i palloncini bianchi liberati al termine della funzione

I palloncini bianchi e le lettere commosse. Addio a Chiara, uccisa a 13 anni dalla madre

Si sono tenuti oggi i funerali di Chiara Carta, la 13enne di Silì (Oristano) brutalmente uccisa sabato scorso con oltre 20 coltellate dalla propria madre, la donna che avrebbe dovuto amarla e proteggerla. L'intero paese, ancora sotto choc per l'accaduto, si è riunito nella chiesa di San Pietro Apostolo, dove si è svolta la funzione religiosa di commemorazione. Numerose le persone giunte per dare l'ultimo saluto a Chiara, tanto che in molti si sono dovuti accontentare di assistere alle esequie dall'esterno. Grande il dolore della comunità: impossibile accettare che una vita così giovane sia stata spezzata in modo tanto atroce.

L'addio, la commozione, i palloncini

Dopo la veglia organizzata alla vigilia del funerale dagli ex compagni della scuola media dell'Istituto Comprensivo 1, oggi è arrivato infine l'ultimo commosso saluto. A presiedere alla cerimonia funebre il sindaco di Silì Massimiliano Sanna, che ha proclamato il lutto cittadino, e l'intera giunta comunale del piccolo paese della provincia di Oristano. Presente anche il procuratore Mammone, gli agenti di polizia, i vigili urbani, i carabinieri e gli uomini della guardia di finanza: i rappresentanti delle forze dell'ordine si sono voluti stringere intorno al dolore inconsolabile del papà della giovane vittima, membro della polizia locale. Ad attendere l'arrivo del feretro i cittadini, i compagni di classe di Chiara, e i suoi familiari. Suscitando grande commozione, la piccola bara bianca coperta di rose ha fatto il suo ingresso in chiesa. Il funerale è stato officiato dall'arcivescovo Roberto Carboni.

Al termine della funzione, non appena il feretro, portato a spalla dagli agenti della polizia locale, ha raggiunto il sagrato, è partito un lungo e commosso applauso, mentre in cielo volavano dei palloncini bianchi rilasciati al momento del passaggio.

Ultimo saluto a Chiara (Silì)

"Perché una morte così atroce?"

Molto toccante l'omelia dell'arcivescovo Carboni, che si è chiesto il perché di una morte così atroce. "Non vogliamo entrate nella situazione di una famiglia che oggi ha diritto al silenzio, al quale ci permettiamo solo di aggiungere la misericordia per Chiara, così giovane, fragile, per il suo papà Piero, che deve affrontare il peso di un dolore grande, ma anche per la madre che ha distrutto, forse per tanta confusione del cuore, la vita che aveva dato alla sua creatura", ha detto rivolgendosi ai fedeli il prelato, come riportato da Ansa.

Commuovente anche il contenuto della lettera che le insegnanti di Chiara hanno voluto scrivere alla loro alunna: "Avevi una gentilezza naturale e innata,

ti preoccupavi degli altri e tenevi per te il tuo profondo dolore silenzioso. Non ti vedremo crescere Chiara, ma continuerai a vivere e a splendere nei nostri ricordi. Veglia sul tuo papà, non lasciarlo mai solo".

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