Treviso, donna trovata sgozzata in un casolare. Era scomparsa da un giorno

La vittima aveva 50 anni e gestiva il punto vendita di una catena di sexy shop a Preganziol, in provincia di Treviso. Da 24 ore non si avevano più sue notizie, poi la macabra scoperta. S'indaga per omicidio

Treviso, donna trovata sgozzata in un casolare. Era scomparsa da un giorno
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Articolo in aggiornamento

Orrore a Preganziol, in provincia di Treviso, dove mercoledì sera è stato trovato il cadavere di una donna all'interno di un casolare abbandonato. La vittima, Vincenza Saracino, 50 anni, presentava una profonda ferita da taglio sul collo. La procura del capoluogo veneto ha aperto un fascicolo per omicidio. "Al momento stiamo procedendo contro ignoti, perché non abbiamo indizi nei confronti di nessuno ed è presto per fare qualsiasi ipotesi circa il movente. Stiamo sentendo chi la conosceva meglio all'interno della sua rete di relazioni sociali, a partire naturalmente dai familiari e dal marito che ne ha denunciato per primo la scomparsa" spiega all'Adnkronos il procuratore capo di Treviso Marco Martani.

La scomparsa

La 50enne, che gestiva il punto vendita di catena di sexy shop a Preganziol assieme al marito, aveva fatto perdere le tracce dalle ore 17 di ieri. In serata i familiari ne avevano denunciato la scomparsa alle forze dell'ordine, che si sono subito attivate per le ricerche. Proprio poche ore fa, la prefettura di Treviso aveva trasmesso un comunicato precisando che la donna "al momento dell'allontanamento indossava una maglia e pantaloni leggins a fantasia animalier, scarpe Nike dunk e borsetta personale di colore nero".

La macabra scoperta

L’ultimo avvistamento risale alle 17.30 di ieri. La 50enne è stata notata in sella alla sua bicicletta elettrica di colore azzurro vicino a un supermercato della zona, Iperalando. Poi la macabra scoperta, avvenuta attorno alle ore 23.30. Il cadavere era riverso e appoggiato a una parete con una profonda ferita da taglio al collo. Sul posto sono intervenuti gli specialisti della Scientifica e i carabinieri del nucleo investigativo di Treviso con il magistrato di turno, il pm Giovanni Valmassoi.

Spariti gli effetti personali

Sulla scena del crimine non sono stati trovati né gli effetti personali della vittima né l’arma del delitto, probabilmente un coltello. Intanto dall'autopsia è emerso che la donna sarebbe morta per dissanguamento. Due i fendenti letali, uno alla mandibola e l'altro al collo.

L'amica: "Era sempre sorridente"

"L'ho vista mercoledì scorso ed era come al solito sorridente, tranquilla ridavamo e scherzavamo, abbiamo parlato delle ferie", ha raccontato a La Presse un'amica della 50enne.

"Fabio, suo marito, era passato da me in negozio a chiedermi se l’avevo vista o sentita, - ha proseguito - perché dovevamo vederci domani. Io sono una estetista e aveva l’appuntamento per farsi bella. Lo faceva ogni mese". La donna è sotto choc per quanto accaduto: "Era una persona tranquilla, non so cosa possa essere successo".

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