Sono ben 1400 le multe totalizzate in soli 4 mesi sulla statale 153 nei paraggi di Bussi, in provincia di Pescara. Da luglio a ottobre sono davvero pochi gli automobilisti che sono riusciti a non incappare nell'occhio elettronico. Il macchinario è posizionato a pochi metri di distanza dai resti della chiesa di Santa Maria di Cartignano: il suo funzionamento è attivo anche di notte e punisce coloro che superano i 70 chilometri all'ora in entrambi i sensi di marcia. C'è chi addirittura si è visto recapitare dieci buste verdi: una brutta notizia per gli autisti coinvolti.
Sui social non è mancata la pioggia di proteste per mettere in evidenzia come l'apparecchio spesso sia visto come strumento attraverso cui riempire le casse comunali. Ma le polemiche si sono presto spostate negli uffici dove ora risiede una pila infinita di fotocopie. Al Comune dovrebbero arrivare ora circa 2 milioni di euro: stando a quanto stabilito dalla legge, il 50% dovrebbe essere destinato al miglioramento della viabilità; il restante invece dovrebbe essere dedito alle spese correnti.
Le polemiche
Ma a destare rabbia è il fatto che si ritiene che i terremotati aquilani siano inevitabilmente penalizzati, costretti al pendolarismo dalla costa. Una valanga di lamentele è giunta al sindaco di Bussi sul Tirino Salvatore Lagatta: la richiesta è quella di poter usufruire delle Svolte di Popoli o del traforo per raggiungere la costa al fine di evitare i micidiali autovelox presenti.
Il primo cittadino nel corso del consiglio comunale ha però ribadito: "L’autovelox ha lo scopo di diminuire la velocità su una strada pericolosa che presenta ben 10 incroci con strade secondarie". E ha sottolineato come la segnaletica sia piuttosto evidente: "L’autovelox è ben segnalato con 5 pannelli che abbiamo voluto di dimensioni superiori a quelli standard". Cogliendo l'occasione per precisare: "E, inoltre, abbiamo annullato le multe della fase iniziale, dal 3 al 23 giugno".
Come riportato da Il Messaggero, grazie alla proposta da parte del gruppo di minoranza "Progetto Bussi" parte degli incassi ora sarà destinata dal Comune a corsi di educazione stradale all'interno delle scuole.
E pensare che già nel 1925 il genio popolese Corradino D'Ascanio scrisse nella relazione sul brevetto del segnalatore di eccesso di velocità - un congegno meccanico che, una volta superato il limite di velocità, avrebbe costretto l'automobilista a scendere dalla per disinnestarlo - da applicare ai veicoli: "Nella maggior parte dei casi la causa degli incidenti è dovuta all’eccesso di velocità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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