Affittopoli nella Reggia di Caserta, alloggi a 3 euro al mese

Secondo le indagini della Guardia di finanza Demanio e Soprintendenza avrebbero tollerato la permanenza di ex dipendenti o loro parenti negli alloggi della Reggia, a prezzi nettamente inferiori a quelli di mercato

Affittopoli nella Reggia di Caserta, alloggi a 3 euro al mese

Un nuovo scandlao investe la Reggia di Caserta. Questa volta si tratta della gestione degli alloggi interni alla struttura, occupati dai dipendenti della Soprintendenza o da loro familiari. I proventi ammontano a 1,2 milioni di euro. Tanti o pochi? Se si considera cvhe alcuni alloggi fruttano tre euro al mese, la risposta va da sé. La Guardia di Finanza, al termine di accertamenti condotti su delega della Corte dei Conti della Campania, ha notificato al soprintendente pro tempore di Caserta e a tre dirigenti pro tempore dell'Agenzia del Demanio - Filiale Campania, ritenuti responsabili, gli inviti a dedurre relativi alla gestione degli alloggi del complesso monumentale vanvitelliano.

L'inchiesta, svolta dal Nucleo di polizia tributaria di Caserta, ha fatto emergere come le amministrazioni pubbliche coinvolte, Demanio e Soprintendenza, nel corso degli anni abbiano non solo subito e tollerato la permanenza "sine titulo" in 15 alloggi del complesso vanvitelliano di ex dipendenti o di loro parenti ma, soprattutto, abbiano permesso agli stessi di corrispondere un importo mensile ridicolo, nettamente inferiore al reale valore di mercato delle locazioni di unità immobiliari con medesime caratteristiche logistico-strutturali. Una circostanza, quest'ultima, aggravata ancor di più dalla ubicazione degli alloggi all'interno della Reggia di Caserta, complesso monumentale di indubbio pregio storico, artistico e culturale, inserito nella World Heritage List dell'Unesco dal 1997.

"Significativa", secondo gli investigatori, è la condizione di vantaggio degli occupanti gli alloggi, i quali, oltre a usufruire di parcheggi in spazi interni al complesso monumentale, hanno anche la possibilità di accesso e utilizzo delle aree dello stesso Parco Vanvitelliano. Dall'attività d'indagine dei finanzieri di Caserta è emerso che, per gli alloggi di grandissimo pregio occupate dai privati, sono stati corrisposti canoni mensili compresi tra un minimo di 3 euro e un massimo di 145 euro.

Le Fiamme Gialle hanno, inoltre, appurato che i consumi idrici dei menzionati alloggi sono sempre stati totalmente a carico della Soprintendenza che, avendo la gestione di alcuni sistemi per il sollevamento e la potabilizzazione della risorsa idropotabile, non ha mai richiesto ai privati occupanti gli alloggi alcuna somma.

Sono in corso indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, per accertare eventuali fattispecie di rilevanza penale.

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