Gli albergatori veneti: "I 30 euro dei clandestini servono a chiudere i bilanci"

La prefettura di Venezia raccoglie le istanze di tutto il territorio e indirizza i profughi alle varie strutture ricettive

Gli albergatori veneti: "I 30 euro dei clandestini servono a chiudere i bilanci"

L'accoglienza degli immigrati nelle strutture alberghiere del Veneto potrebbe trovare un "alleato" decisamente inaspettato: gli stessi albergatori. Schiacciati da una crisi che non concede tregua ed ulteriormente vessati da una stagione estiva che ha fatto segnare record negativi, le associazioni di categoria venete si sarebbero dette disposte, e anzi favorevoli, ad accogliere nuovi profughi, con relativo "rimborso" di 30 euro al giorno.

A scriverlo è Il Gazzettino, che spiega come quei trenta euro servano a sanare i bilanci: un obiettivo che, di questi tempi, è vitale poter raggiungere. Coordina l'emergenza profughi, in questi giorni, la prefettura di Venezia, che raccoglie tutte le istanze provenienti dal territorio e comunica le richieste di posti letto - sempre più necessari con l'avanzare dell'inverno - ad associazioni di volontariato ed albergatori.

Non l'hanno presa altrettanto bene, però, gli amministratori locali: a proposito dell'emergenza immigrazione, nei giorni scorsi il governatore della Regione Veneto Luca Zaia

aveva dichiarato che "adesso è emergenza grave, tra poco diventerà vera e propria invasione, scientemente disorganizzata da uno stato, debole, confusionario e assolutamente incapace."

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