Alcoa, continua la protesta. Passera: situazione impossibile

Alcuni operai di Portovesme si sono arrampicati in segno di protesta su un silos alto 70 metri. Il ministro dello Sviluppo Economico risponde ai leader politici: "Situazione quasi impossibile"

Operai dell'Alcoa sul silos
Operai dell'Alcoa sul silos

La protesta degli operai dell'Alcoa di Portovesme non si ferma. Questa mattina tre lavoratori dello stabilimento sono saliti su un silo, a un altezza di 70 metri, in segno di protesta. Una decina di operai aveva trascorso, nel 2009, una decina di giorni sullo stesso silos, al primo annuncio del fermo della fabbrica di alluminio.

L'assemblea generale dei lavoratori ha informato gli operai del rinvio e della riprogrammazione a lunedì 10 settembre dell'incontro con il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera.

Pier Luigi Bersani, segretario del Pd ha sollecitato il governo "a raddoppiare gli sforzi". Dopo l'incontro dei leader politici con i rappresentanti sindacali anche Pier Ferdinando Casini ha detto la sua: "Quella dell'Alcoa è una situazione complicata, è lo specchio del dramma che vive il Paese, con problemi irrisolti da anni. Speriamo che nelle prossime ore si materializzino manifestazioni di interesse per l'azienda da parte di altre forze produttive, Il Sulcis non può essere abbandonato, è una realtà italiana dove già c'è un concentrato di depressione economica e sociale. Se non si potrà procedere con il salvataggio delle realtà produttive occorrono ipotesi alternative".

A breve giro di posta la replica del ministro Passera, che ha sottolineato: "Quella di Alcoa è una situazione quasi impossibile data la

difficoltà a trovare investitori disposti a portare avanti il progetto. Non dobbiamo nasconderci: la situazione è di scarsissimo interesse e peraltro costa". E finora "non ci sono stati veri impegni per un'acquisizione".

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