Una persona indagata ogni 90 minuti, un reato ogni 55 minuti per un totale di 26 reati al giorno contro gli animali nel 2017. Questi i numeri rilasciati dal Rapporto Zoomafia 2018 redatto da Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio Zoomafia della Lav.
Il Rapporto Zoomafia del 2018 con il patrocinio del Comando dell'Arma dei Carabinieri è arrivato alla sua diciannovesima edizione e mostra un boom di maltrattamenti verso gli amici a quattro zampe. La collaborazione con gli uomini dell'Arma nasce proprio da un'esigenza di prevenzione nei confronti dei reati a danno degli animali. Ciro Troiano ha dichiarato:"Il primo dato che emerge dal nuovo Rapporto è la conferma della capacità penetrante della criminalità organizzata in settori diversi ma accumunati dal coinvolgimento di animali. Interessi che si intrecciano con le più tradizionali attività manipolatorie e pervasive come la corruzione, la connivenza con apparati pubblici infedeli, il perturbare gli appalti, il controllo delle attività illegali sul territorio. Segnali di questo tipo arrivano da diversi filoni, come il traffico di cuccioli, la gestione dei canili, il controllo dei pascoli. Un altro dato da rilevare è la sempre maggiore gestione organizzata delle condotte zoocriminali. Sempre più spesso, infatti, si riscontrano reati associativi, perpetrati da gruppi di individui legati o dal concorso o da vero vincolo associativo".
Il rapporto tiene conto di tutte le tipologie di reato, dal traffico illegale di cuccioli fino ad arrivare alle corse clandestine tra cavalli passando per il combattimento e il business dei canili. Sono stati presi in considerazione dati rilasciati da 140 Procure italiane e da 29 Tribunale dei minori che hanno ceduto all'Osservatorio Zoomafia della Lav il totale dei reati commessi nel 2017. I dati sono tornati indietro dall'82% delle Procure Ordinarie interpellate e dall'86% dei Tribunali dei minori. I numeri tenevano conto di tutte le tipologie di reato, sia contro ignoti che contro persone note. Si è registrato un incremento del 3,74% di procedimenti mentre gli indagati sono diminuiti del -1,08%. Comunque, spiega Troiano:"I crimini contro gli animali sono in aumento rispetto al totale dei reati commessi in Italia nel 2017 che, secondo gli ultimi dati ufficiali, hanno registrato una flessione del -10%: è chiara la controtendenza. La diminuzione del numero degli indagati, invece, nonostante l’aumento del numero dei procedimenti a carico di soggetti noti, può indicare una flessione nella repressione dei reati contro gli animali perpetrati in modo organizzato o con il concorso di più persone".
La proiezione fatta dall'Osservatorio Zoomafia della Lav, raccogliendo le informazioni fornite, stima che nel 2017 sono stati aperti 26 fascicoli al giorno. Un fascicolo ogni 55 minuti ed una persona indagata ogni 90. Il Lav inoltre spiega che i reati denunciati verso persone ignote sono maggiori di quelli verso persone note, soltanto poco meno del 30% dei processi iniziati arrivano a conclusione.
"È noto - continua Troiano - che la provincia di Brescia rappresenta l’hotspot del bracconaggio più importante d’Italia, quindi il numero dei procedimenti per tali reati influisce notevolmente sulla media totale dei reati contro gli animali registrati".
Il "maltrattamento animali" è il reato più contestato in assoluto, sono stati ben 2657 i procedimenti ovvero il 31,19%. Troiano conclude dicendo che:"È ormai un dato acquisito che nella questione criminale rientrano pienamente condotte delinquenziali che vedono gli animali mero strumento per introiti e proventi illeciti. La diffusione della criminalità zoomafiosa è favorita anche da un sistema normativo repressivo non sempre efficace. Auspichiamo che si arrivi finalmente al varo di provvedimenti legislativi, come il potenziamento della normativa sulla tutela penale degli animali, attesi da anni. Inoltre - conclude Troiano - poiché notoriamente questi reati sono accompagnati spesso da fenomeni di corruzione e di falso documentale, va rafforzata la normativa contro la corruzione e previste aggravanti per il coinvolgimento collusivo di pubblici ufficiali in questi reati, perché sono proprio loro che, di fatto, rendono possibile con la loro malafede, la realizzazione del reato".
Soltanto qualche mese fa una donna di Genova è stata denunciata per aver gettato tre cuccioli di cane in un cassonetto a Genova che, grazie al
tempestivo intervento degli abitanti del quartieri sono stati tutti e tre salvati. La Croce Gialla Servizio Animali è una delle "istituzioni" che spendono la maggior parte delle risorse a salvaguardia degli amici a quattro zampe.
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