Occhio alla crema al cioccolato: ritirato un preparato Cameo

Il ministero della Salute ha emanato un modello di richiamo per un preparato per crema al cioccolato. A rischiare sono i soggetti allergici alle proteine di lupino, gli altri consumatori non corrono rischi

Occhio alla crema al cioccolato: ritirato un preparato Cameo

Ancora allerta per il cioccolato: questa volta a essere ritirato dagli scaffali di negozi e supermercati è un famoso preparato per crema al cioccolato della Cameo. Nella giornata di ieri il ministero della Salute ha infatti richiamato il prodotto alimentare a causa del rischio di presenza al suo interno di allergeni: "Modello di richiamo Cameo - Preparato per crema al gusto cioccolato", come si legge sul sito del ministero.

Il marchio del prodotto è Paneangeli, mentre l’azienda produttrice è appunto la Cameo, che ha sede nello stabilimento sito in via Ugo La Malfa 60 a Desenzano del Garda, comune in provincia di Brescia. Il lotto di produzione in oggetto che è stato ritirato è il seguente: ‘19.09.23 D L376507’, la cui data di scadenza, o termine minimo di conservazione, è il 19 settembre 2023. La descrizione peso/volume unità di vendita: 172 grammi.

Il motivo del richiamo

Secondo quanto emerso, il motivo del richiamo sarebbe dovuto alla rilevazione all’interno del prodotto di proteine di lupino, un allergene che non risulta tra gli ingredienti dichiarati nell’etichetta sulla confezione. Viene inoltre precisato che chiunque abbia comprato, e fosse ancora in possesso, del lotto specificato di questo prodotto è invitato a riportare la confezione al punto vendita dove è avvenuto l’acquisto, che provvederà al rimborso della somma pagata. I soggetti maggiormente a rischio, per i quali è stato disposto il richiamo, sono quelli allergici alle proteine di lupino. Invece, è bene sottolinearlo, per tutti gli altri consumatori che non sono allergici a questa sostanza, il prodotto in questione non comporta nessun pericolo per la salute.

Il lupino è un legume, la cui farina viene spesso utilizzata nella preparazione di diversi prodotti alimentari. Nel 2006 è stato inserito nella lista degli alimenti per i quali la normativa prevede l’obbligo di indicarne in etichetta eventuali presenze, anche in minima quantità, negli alimenti confezionati. Più precisamente, questo obbligo si trova nelle direttive europee 2003/89/CE, 2004/77/CE, 2005/63/CE e 2006/142, recepite in Italia con l’emissione del decreto legislativo 178 del 2007. I soggetti allergici devono mostrare particolare attenzione alla presenza nel lupino di proteine molto simili a quelle che si possono trovare nelle arachidi. Per questo motivo i lupini, e di conseguenza la farina che si ricava da loro, sono considerati un elemento potenzialmente pericoloso per chi soffre di allergia alle noccioline.

Cosa rischiano i soggetti allergici

In passato anche la Food Authority ha rilevato gravi casi di reazioni allergiche causate proprio dall’ingestione di lupini o farina di lupini. Come detto, vengono entrambi utilizzati nella preparazione di vari alimenti e il loro uso deve essere riportato sull’etichetta dei prodotti confezionati.

Nei soggetti allergici il lupino può dare le classiche manifestazioni dell’allergia alimentare, come per esempio un prurito alla bocca e alla gola, orticaria, angioedema, congiuntiviti, asma e difficoltà respiratorie in genere, eritemi, dolori addominali. Ma in alcuni casi, i più gravi, può anche sopraggiungere uno shock anafilattico. Gli allergeni del lupino sono rappresentati dalle proteine di riserva, che vengono chiamate conglutine.

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