Stretta sui controlli antiterrorismo a Napoli, la polizia di frontiera arresta al porto un 39enne tunisino che s’era imbarcato come membro dell’equipaggio di una nave da crociera salpata da Tunisi. Nell’ambito della stessa operazione è stato respinto anche un altro nordafricano, di trent’anni, contro cui era stato disposto un decreto di inammissibilità nell’area Schengen.
A finire in manette è stato il 39enne Hassen Ayari. Su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale diramato dalla magistratura di Genova dopo che il tribunale ligure l’aveva condannato a due anni e due mesi di reclusione e a pagare una multa salatissima, per un ammontare di oltre duecentomila euro.
Secondo quanto riporta Il Mattino, Ayari s’era dato alla latitanza dopo aver subito la condanna dai giudici genovesi per contrabbando. Arrestato, è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Intanto, durante i controlli sull’equipaggio della stessa nave tunisina, la Tanit, è emerso che anche un'altra delle persone imbarcate a Tunisi non aveva alcun tipo di requisito per soggiornare sul suolo italiano ed europeo. Dai controlli delle forze dell'ordine è infatti emerso che nei confronti del 30enne tunisino pizzicato dall’Ufficio di polizia di frontiera marittima di Napoli le autorità svizzere avevano decretato il divieto di ingresso nell’area Schengen, lo spazio comune tra gli stati europei che garantisce la libertà di movimento tra le frontiere interne dell’Unione Europea. Il 30enne maghrebino è stato respinto.
Le operazioni di controllo rientrano nel programma di monitoraggio delle frontiere terrestri e marittime che hanno fatto registrare
un’ulteriore intensificazione dopo gli attentati di Berlino e la rocambolesca fuga a zonzo per l’Europa del terrorista Anis Amri, scoperto e ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia a Sesto San Giovanni, nel milanese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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