Gli era stato riscontrato un tumore a un rene e, a seguito delle ultime visite effettuate, venne sottoposto a un intervento chirurgico. Solo che, invece dell'organo colpito dal cancro, gli fu per errore asportato quello sano. E per questa ragione, l'azienda sanitaria dovrà risarcirlo con quasi un milione di euro. Si è così chiusa in via definitiva nelle scorse ore una vicenda di malasanità apertasi a Lucca nel 2016 e che ha per protagonista un cittadino italiano di cinquantasei anni. L'uomo si sottopose nel 2016 a una serie di esami clinici a causa di dolori sempre più frequenti avvertiti ai reni, dai quale emerse la presenza di cellule tumorali.
Fu così ricoverato, sempre sei anni fa, presso l'ospedale San Luca di Lucca: un'operazione che avrebbe dovuto portare in buona sostanza alla rimozione del rene che appariva ormai compromesso, per scongiurare il rischio che il tumore potesse propagarsi ulteriormente ed estendersi ad altri organi. Solo che, per una svista che a posteriori ha dell'incredibile, gli fu rimosso l'organo che il cancro non aveva aggredito. Stando a quanto riportato dai media locali, a originare il tutto fu un errore commesso al momento di stilare la sua cartella radiologica: venne indicato come oggetto dell'intervento il rene perfettamente funzionante, invece di quello malato. E sulla base delle indicazioni contenute nel documento, il chirurgo agì di conseguenza. Una disattenzione costata cara al paziente, che venne a galla solamente nei giorni successivi. Per l'uomo iniziò così un lungo percorso tanto nelle corsie dell'ospedale quanto in tribunale, dopo aver fatto causa.
A seguito di nuove successive operazioni conservative particolarmente delicate è riuscito a salvare anche l’organo malato, ma a oggi sarebbe comunque invalido poiché colpito da diabete e dallo stress originato da quanto avvenuto. La svolta decisiva è arrivata nelle scorse settimane, quando Asl Toscana Nord Ovest venne condannata a versargli un risarcimento di 915mila euro. E proprio pochi giorni fa, la Corte dei Conti ha richiesto l'intera somma ai medici che lo operarono. "Una vicenda che lascia senza fiato per la sua gravità.
Un uomo di mezza età, costretto a convivere senza un rene il resto della sua vita, per un così clamoroso quanto banale errore delle persone a cui aveva affidato la propria salute - la posizione del Codacons, espressa in una nota - casi come questo di malasanità devono essere immediatamente oggetto di una vertenza legale per ottenere, quantomeno, il risarcimento dei danni patiti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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