Si torna a parlare dei fatti avvenuti a Roma lo scorso 9 ottobre, quando una folla di persone si riversò nelle strade della Capitale per protestare contro l'introduzione del Green pass. Quel giorno si verificò anche l'assalto alla sede storica della Cgil, un blitz che destò tante polemiche.
L'irruzione provocò numerosi danni, fra cui la devastazione dell'ingresso della sede. A finire sotto processo almeno 13 persone, fra cui i leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino.
Arrivano oggi, a distanza di mesi, le prime sei condanne per quanto accaduto a ottobre. Nello specifico si tratta di condanne che vanno dai 6 ai 4 anni e mezzo. Questo quanto stabilito dal giudice mediante la prima sentenza in rito abbreviato.
A Fabio Corradetti, figlio della compagna di Giuliano Castellino, è stata comminata una pena pari a 6 anni. Stessa condanna anche per Massimiliano Ursino, leader palermitano di Forza Nuova. Non solo. Il giudice di Roma ha inoltre accolto l'impianto accusatorio della pm Gianfederica Dito nei confronti degli imputati accusati di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale aggravata.
Oltre a ciò va avanti il processo in rito ordinario che vede sul banco degli imputati Giuliano Castellino, Roberto Fiore e l'ex Nar Luigi Aronica.
Nei loro confronti c'è anche l'accusa di istigazione a delinquere.Intanto gli imputati sono tornati in libertà, in quanto non sussistono più le esigenze cautelari per la detenzione. Per Fiore e Castellino, comunque, resta l'obbligo di firma.
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