Un caso davvero singolare nella vasta casistica dell’assenteismo sul posto di lavoro a Grumo Appula. Un controllore dell’Amtab (l’azienda di trasporti di Bari) nel 2014 si è più volte allontanato dal posto di lavoro per ore e, a volte, presentando anche un certificato medico. Insospettita l’azienda aveva sguinzagliato alle calcagna del dipendente alcuni investigatori privati. Risultato: non era a casa malato.
Secondo le indagini andava a prendere il caffè o a sbrigare servizi personali per poi tornare in azienda a timbrare il cartellino a fine turno.
Denunciato per truffa dalla municipalizzata del trasporto pubblico, è stata aperta a suo carico un’indagine presso il tribunale del capoluogo pugliese.
A due anni dall’accaduto, però, la clamorosa decisione del giudice: ha archiviato il procedimento spiegando che il comportamento del dipendente non era abituale. Ma soprattutto ha ritenuto non punibile il lavoratore perché le sue assenze non avrebbero arrecato un danno economico penalmente rilevante in quanto, a giudizio del magistrato, questo sarebbe esiguo perché pari a due giornate di lavoro.
Un paradosso soprattutto perché si invoca da più parti il pugno di ferro contro gli assenteisti. Ora al lavoratore potrà essere applicata dall’azienda solo una sanzione disciplinare.
Va rilevato un altro particolare che non dovrebbe lasciar indifferenti. Il certificato di malattia rilasciato dal medico che avrebbe, secondo le indagini degli investigatori, dichiarato il falso.Nell’Italia che invoca efficienza un motivo in più per restare senza parole.
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