"Mi pignori la casa? Ti uccido!": 90enne di Asti condannato a 30 anni

L'avvocato dell'uomo parla di "sentenza paradossale", data l'età dell'anziano è stato annunciato il ricorso in appello da parte del legale, il geometra ucciso avrebbe dovuto effettuare una perizia nei riguardi dell'immobile dell'imputato su cui pendeva un decreto esecutivo.

"Mi pignori la casa? Ti uccido!": 90enne di Asti condannato a 30 anni

Dario Cellino è stato condannato a 30 anni di reclusione in primo grado. L'uomo è infatti accusato di omicidio volontario nei confronti del geometra 44enne Marco Massano, ucciso con un colpo di fucile. Il delitto fu consumato in data 9 novembre 2019 a Portocomaro, in provincia di Asti. Cellino sparò a Massano per impedire la perizia nei riguardi di un immobile su cui pendeva un decreto esecutivo. L'avvocato Sabrina Zeglio, legale di Cellino, ha definito la sentenza "paradossale considerando l'età del mio cliente".

Il 92enne era presente in aula e, come si legge da TGCOM24, non ha proferito parola. Zeglio ha aggiunto: "Era ossessionato dalla perdita della casa e ce l'aveva con la banca, era arrabbiato e si era sentito tradito per il pignoramento. Ricorreremo in appello". Il giudice ha disposto il massimo della pena nei confronti di Cellino. Questo il risarcimento disposto dal giudice: 200 milioni di euro verso la moglie e i figli, 400 mila ai genitori ed altri 150 mila nei confronti della sorella della vittima.

Asti, 92enne condannato a 30 anni per omicidio volontario

Dario Cellino, assassino del geometra Marco Massano, era ossessionato dalla paura di perdere la sua abitazione. Così quando il suo immobile è stato pignorato e, di conseguenza, si è presentato alla porta di casa l'addetto alla perizia, il 92enne non ci ha pensato due volte a far fuoco uccidendolo. A causa di ciò l'anziano è stato condannato a 30 anni di reclusione. Massano stava solo svolgendo il suo lavoro: ispezionare la casa di Cellino su cui pendeva un decreto esecutivo.

Il giudice Francesca Di Naro ha deciso di accogliere la richiesta di condanna proposta dal pm Giorgio Nicola. Sabrina Zeglio, legale di Cellino ha definito a sentenza "paradossale" a causa della veneranda età del suo cliente. L'uomo è stato presente in aula tutto il tempo, fino alla fine della lettura della sentenza: sarebbe rimasto in silenzio per tutto il tempo. Il legale dell'imputato ha parlato della frustrazione da parte del suo assistito motivato dal forte timore di perdere la sua casa. Annunciato il ricorso in appello. Cellino dovrà inoltre pagare un'ingente somma di denaro (oltre due milioni di euro) come risarcimento alla famiglia della vittima.

Marco Massano morì poche ore dopo il ferimento mortale da parte di Cellino presso l'ospedale di Asti

lasciando una moglie e tre figli. L'ultimo è un bambino di un anno, nato pochi mesi prima l'omicidio del genitore. Resta da vedere come si esprimeranno i giudici della corte d'appello nei riguardi del 92enne.

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