Avellino, scoperto a rubare al cimitero: preso

Un 50enne napoletano è stato pizzicato dai carabinieri con sette sacchi pieni di arredi funerari: 400 portafiori e un centinaio di bicchieri sottratti alle lapidi

Avellino, scoperto a rubare al cimitero: preso

Pizzicati dai carabinieri a rubare nel cimitero, gli trovano un bottino di tutto rispetto e stimato in circa 27mila euro.

I fatti si sono verificati ad Avellino, in azione i carabinieri. A finire in manette un uomo di 50 anni, proveniente dal centro di Volla, in provincia di Napoli. Era già da un po’ di tempo che i cittadini avevano segnalato una recrudescenza del fenomeno dei furti di arredi funerari al camposanto del capoluogo irpino. Così gli uomini delle forze dell’ordine hanno deciso di concentrare i loro sforzi per capire cosa stesse accadendo e fermare l’ondata di saccheggi. Durante uno degli appostamenti sono riusciti a pizzicare uno dei predoni del cimitero in azione.

Così hanno scoperto che l’uomo, scavalcato il muro di cinta, stava trascinando con sé sette pesanti sacchi che, da lì a breve, avrebbe caricato nella sua auto, una capiente monovolume. Non ha fatto in tempo perché i militari hanno deciso di intervenire. Hanno ispezionato i sacchi e all’interno hanno scoperto un piccolo tesoretto. C’erano quasi 400 portafiori e un centinaio di bicchieri utilizzati per adornare loculi e lapidi. Tutto materiale in metallo, di rame o di bronzo. Un valore stimato, dagli inquirenti, in una somma vicina ai 27mila euro.

L’uomo, però, è stato arrestato e quindi giudicato per direttissima con l'accusa di furto aggravato.

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