A fuoco l'auto del maresciallo per vendetta: condannati a risarcirlo con 2 milioni di euro

Le fiamme erano state date per ordine di un commerciante che era stato multato. La moglie del maresciallo ebbe un'emorragia cerebrale 24 ore dopo il tragico fatto, avvenuto nel novembre del 2011

A fuoco l'auto del maresciallo per vendetta: condannati a risarcirlo con 2 milioni di euro

Nel novembre del 2011 avevano dato fuoco alle sue auto per vendetta e sua moglie 24 ore dopo questo episodio aveva avuto un’emorragia cerebrale. A distanza di otto anni un maresciallo di Ceprano (Frosinone) e la sua consorte riceveranno un maxirisarcimento di 2 milioni di euro a seguito dell’attentato incendiario.

Come riporta Ciociaria Oggi, il Tribunale civile di Frosinone ha infatti accolto la domanda dei due coniugi e ha condannato gli autori del reato a versare la somma, in particolare 1,5 milioni di euro per il danno biologico e 500 mila euro per quello morale. Nel frattempo, sono stati condannati gli attentatori e il mandante, un commerciante del posto a cui il maresciallo aveva sequestrato alcuni fucili che possedeva in casa.

Per vendicarsi, l’esercente aveva incaricato due giovani di dare fuoco alle auto del maresciallo. Quindi nella notte del 19 novembre del 2011 vennero incendiate le vetture parcheggiate davanti alla villetta del comandante della stazione dei carabinieri. Un brutto episodio che cambiò la vita dei due coniugi tanto è vero che la moglie ebbe un’emorragia cerebrale 24 ore dopo il tragico fatto, forse per il grosso spavento visto che le fiamme rischiavano di danneggiare anche la casa.

Il maresciallo e

sua moglie hanno fatto domanda di risarcimento tramite il loro legale di fiducia. La richiesta è stata accolta dal tribunale, che durante la causa ha riconosciuto la percentuale di invalidità della donna

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