Basta fare un salto indietro nel tempo di due anni e tornare al 5 dicembre 2013, giorno in cui il governatore di Bankitalia Ignazio Visco prende carta e penna per spiegare a Consob che Banca Etruria naviga in pessime acque. Si parla infatti di "degrado irreversibile". Il giorno dopo il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, riceve la lettera, come spiega Il Fatto. La comunicazione avviene, come ovvio, in forma riservatissima.
Come riporta Il Fatto, "in quei giorni di dicembre 2013 gli uffici di Vegas stanno limando con Banca Etruria il Supplemento al prospetto informativo sulle obbligazioni subordinate che sarà pubblicato il 20 dicembre, modificando due documenti precedenti: quello approvato da Consob il 18 aprile 2013 e il primo Supplemento pubblicato il 14 giugno 2013". Tutti e due i documenti vengono pubblicati sul sito della Consob e, riporta Il Fatto, "danno due giorni di tempo agli investitori per revocare gli ordini d'acquisto già firmati". L'informazione dello stato di crisi della banca viene data, ma in forma edulcorata.
Del resto, Visco scriveva nella lettera citata: "la Banca Popolare dell'Etruria risulta ormai condizionata in modo irreversibile da vincoli economici, finanziari e patrimoniali che ne hanno di fatto 'ingessato' l'operatività".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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