Banche, quando Letta diceva: "Con l'Ue mai più risparmiatori truffati"

L'allora presidente del consiglio, in un tweet alla conclusione di un consiglio europeo sul sistema bancario, assicurava: "Così tuteliamo i risparmiatori"

Banche, quando Letta diceva: "Con l'Ue mai più risparmiatori truffati"

Era il 19 dicembre del 2013, due anni fa. A presiedere il Consiglio dei Ministri c'era Enrico Letta, il parlamentare del Pd poi silurato da Renzi. Ebbene, in quella lunga notte era in programma un incontro dei ministri delle Finanze dell'Unione europea per la nascita di un meccanismo unico per la gestione delle crisi bancarie. Venne raggiunto un accordo presentato dai sostenitori del governo e dell'Europa come un risultato stratosferico. Tanto che Letta non attese un minuto per twittare il suo giubilo.

"Finita ora sessione consiglio europeo - scriveva l'allora premier - Approvata banking union per tutelare i risparmiatori ed evitare nuove crisi. Buon passo verso l'Ue più unita". E fortuna che grazie a quell'accordo i risparmiatori sarebbero stati tutelati. Si è visto con la crisi delle banche Carife, Banca Etruria e le altre popolari. Dove c'è scappato anche il morto, suicidatosi per aver perso tutti i risparmi.

"In futuro le crisi bancarie del recente passato saranno gestite in modo completamente diverso – disse alla fine del vertice Ue il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem –. Le banche da ora in poi saranno chiamate a rispondere delle loro perdite e dei loro rischi. Mi sembra un cambiamento molto salutare". S'è visto.

A "incastrare" l'ex premier e il Pd sulle sue dichiarazioni è stato il leghista Claudio Borghi, il quale in

risposta al tweet di Letta scrisse: "Questa la salviamo da dare ai risparmiatori della prossima banca che salterà". Aveva ragione. Infatti il sistema europeo è servito ben poco a evitare la crisi dei piccoli investitori.

Tweet Letta-Borghi

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