È all'ombra dello stadio San Nicola di Bari che si consumano rapporti sessuali con i più piccoli. Ed è sempre a Bari che scatta l'allarme Aids. L'sos giunge dal Cama Lila, il centro assistenza malati di Aids del capoluogo pugliese. A fare i conti con il virus sono i minorenni costretti alla prostituzione. Tutto è partito a marzo scorso quando la procura di Bari indagava sulle vicende di un gruppo di bambini di etnia rom che si temeva fossero sfruttati in un presunto giro di prostituzione minorile. A far scattare le indagini, alcune segnalazioni dei cittadini che avevano visto cinque ragazzini rom girare da soli in una zona periferica, vicino allo stadio San Nicola, solitamente frequentata dalle prostitute. Ancora, ha suscitato clamore il caso di un uomo di 67 anni finito in manette per aver chiesto a un minore di etnia rom prestazioni sessuali. Due bambine, trovate in un campo rom sgomberato, sarebbero anche loro presunte vittime della prostituzione minorile. Tutto fece pensare che potesse esserci un vero e proprio giro organizzato alle spalle dei minori. Indagine che poi si è rivelata veritiera e ha portato all'arresto, quattro giorni fa, di Francesco Catalano, consigliere comunale di 44 anni accusato di atti sessuali con un ragazzino di etnia rom nella zona proprio dello stadio San Nicola. Il terzo arresto, dopo quello di due anziani sempre accusati di abusi sessuali ai danni di minori. Anche il ilGiornale.it segnalò il caso delle "casette del sesso", nella parte del lungomare sud di Bari che porta da “Pane e Pomodoro” a “Torre Quetta”, le due spiagge libere della città. Lì, in quelle stanze "vista mare", con i muri incrostati di salsedine, tra le immigrate del sesso, anche minorenni rom. Non dei casi singoli, ma una realtà “seriale”, perversa, nelle campagne baresi, pare diffusa anche nei Comuni vicini. Per questo a scendere in campo, non solo la Chiesa, ma Cama Lila. Si chiede maggiori tutele per questi bambini fatti crescere troppo in fretta. I dati parlano chiaro.
Al Sud Italia, insieme alla Sicilia, la Puglia registra il maggior numero di malati di Aids con il 4,1 per cento di incidenza su 100mila residenti presi a campione (contro l'1.3 per cento della Calabria e il 2.1 per cento della Basilicata). Resta alta l'allerta dei numeri in crescita e a far aumentare i casi sono proprio i minorenni usati per lucrare sui loro corpi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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