Si chiama Anna Mininni, la badante barese di 37 anni, già nota alle forze dell'ordine arrestata dai carabinieri con l'accusa di circonvenzione di persone incapaci. La donna avrebbe abusato dell'infermità di un un uomo anziano da cui lavorava come assistente, deprivandolo di ogni bene fino a ridurlo in povertà e costringendolo ad un isolamento completo dai suoi affetti e all'interruzione delle cure sanitarie. I militari hanno eseguito il provvedimento cautelare emesso dal gip del tribunale di Bari, Giovanni Anglana. Le indagini hanno fatto emergere la storia di un 70enne che dopo una vita di lavoro ha dovuto affrontare la malattia, la perdita della moglie ed infine i maltrattamenti della badante, con il conseguente isolamento, la rovina economica ed il progressivo peggioramento dello stato di salute che lo ha portato ad un passo dalla morte. Lo scorso marzo i militari sono intervenuti insieme ai sanitari del 118 nell'abitazione dell'uomo. L'anziano era caduto in casa. I sanitari furono aggrediti dalla badante che pretendeva non fosse somministrata alcuna cura. Il pensionato, malato da tempo, era in condizioni pessime, solo, senza farmaci, senza cibo, digiuno da giorni, incapace ormai di provvedere a sè stesso, in un appartamento diventato insalubre.
I carabinieri intervenuti sul posto hanno allontanato di forza la donna e allertato i servizi sociali. L'uomo è stato così portato al sicuro in una casa di cura. È lì che ha dichiarato ai militari la sua condizione di isolamento e povertà a cui lo aveva ridotto la donna. Stando alle dichiarazioni dell'uomo, la 37enne andava a trovarlo solo una volta al mese per rubargli la pensione e non mancavano i maltrattamenti.
Secondo quanto si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno, anche i familiari, spaventati dalle minacce della badante, si erano allontanati e solo grazie all'intervento dei carabinieri il 70enne ha potuto riabbracciare la mamma 90enne, la sorella e il cognato. Dalle indagini è emerso che Anna Mininni si era impossessata dei soldi dell'anziano.
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