Il professore Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive ospedale San Martino di Genova, ha spiegato all’Adnkronos cosa non ama della politica e dei suoi protagonisti: "Trovo molto pericoloso dividersi, come stanno facendo alcuni partiti, sulla scienza che è una e unica. Vedere oggi alcuni politici completamente contro la scienza e la medicina, che puntano il dito contro medici e infermieri che hanno lavorato pancia a terra per due anni e mezzo salvando migliaia di vite, mi fa schifo".
Bassetti: "Meglio tardi che mai"
L’esperto si è detto invece soddisfatto del fatto che adesso, finalmente, per i soggetti positivi asintomatici la quarantena sarà portata a 5 giorni, dai sette attuali, con un esito negativo del test. Anche se ha tenuto a dire che l’Italia è stata tra gli ultimi Paesi a fare questa scelta in Europa e diversi mesi dopo gli Stati Uniti.“Meglio tardi che mai, anche se la direzione dovrebbe essere quella di eliminarla completamente", ha aggiunto l’infettivologo genovese. Anche perché, come ha spiegato Bassetti, oggi il Covid “è un'infezione come molte altre per le quali non vi è l'obbligo di alcuna quarantena o isolamento fiduciario. Considerare il Covid come altre malattie infettive, prevenibili e curabili, è un modo di imparare a conviverci".
Trattare il Covid come altre malattie infettive
Secondo il medico, la riduzione della quarantena a 5 giorni è comunque una decisione che arriva tardi per noi italiani, soprattutto quando ci sono altri Paesi, come per esempio Israele, che da circa un anno danno ai positivi asintomatici 5 giorni di isolamento. Il professore sarebbe dell’idea di eliminare del tutto la quarantena, iniziando invece a trattare questa malattia infettiva come tante altre, che vengono gestite senza giorni di isolamento.
"Oggi contro Sars-CoV-2 abbiamo i vaccini, anche aggiornati in arrivo, antivirali efficaci e i monoclonali. Abbiamo imparato a conoscerla e oggi è comunque una malattia infettiva come tante altre, non vedo perché si debba mettere una persona in quarantena per Covid e non per l'influenza", ha ribadito l’infettivologo ligure, secondo il quale sarebbe utile anche una revisione delle regole, così da far emergere i positivi sommersi che fanno autonomamente il tampone a casa e poi non dichiarano il risultato.
In ultimo, Bassetti suggerisce quindi di dare fiducia ai cittadini, responsabilizzandoli.“Chi ha sintomi sta a casa e chi è asintomatico si fa un test e se non può stare a casa esce con la Ffp2", ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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