Bassetti smonta i dati: "La verità sui morti di Covid"

L'infettivologo contesta il conteggio italiano dei decessi attribuiti al Covid: "Si sovrastimano i morti. Il numero non scenderà a breve finché non cambieremo la modalità di considerare il virus"

Bassetti smonta i dati: "La verità sui morti di Covid"

I conti non tornano. Matteo Bassetti lo dice in modo chiaro, smontando di fatto i dati italiani sul Covid e in particolare sui decessi ad esso attribuiti. Secondo l'infettivologo, nel nostro Paese persiste un'errata prassi nel computo delle morti provocate dal virus, con conseguenze attrettanto fallaci sia sul piano medico, sia su quello della percezione sociale del pericolo. L'inattendibilità di certi conteggi, in particolare, emergerebbe dal raffronto con le stime delle altre nazioni europee. Ed è proprio ragionando su questo punto che il professore ha lanciato il suo più recente monito.

"Nonostante Omicron e vaccini ci stiano portando fuori dalla pandemia, il numero di morti, classificati come Covid in Italia, è troppo alto anche rispetto agli altri paesi europei e non solo", ha osservato Bassetti in un post pubblicato stamane sui social. Il direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova ha poi citato l'esempio della Danimarca, dove nelle ultime settimane è stata registrata una significativa riduzione della mortalità e della letalità del virus. I dati riferiti a questa inversione di rotta - ha spiegato il professore - "mettono in evidenza ciò che sostengo da oltre un mese: in questa fase sono moltissimi i decessi con Covid e non a causa del Covid". Una distinzione che Bassetti ritiene fondamentale, anzi decisiva, per comprendere la reale incidenza pandemica in questa nuova fase.

"Per chi non fa il medico sembra una differenza solo semantica. Non è così. È sostanziale. Bisogna differenziare chi ha sintomi e segni del Covid, da chi invece è asintomatico per Covid è ha qualcos’altro", ha proseguito l'infettivologo ligure, precisando: "Solo così potremo capire cosa sta succedendo, ridando oltretutto dignità ai vaccini che da questa classificazione italica non ne hanno giovato…". Anche in questo caso, una non troppo velata critica alla gestione dell'emergenza perseguita dal ministro della Salute Roberto Speranza. Del resto, è proprio sui numeri che si sono basate certe scelte meramente politiche, con il conseguente accumularsi di errori nel corso degli ormai due anni di stato d'emergenza.

Ora per Bassetti la direzione da intraprendere è chiara: "Dobbiamo cambiare questo conteggio". Il professore lo ha ribadito anche all'Adnkronos, avvertendo: "Credo che il numero dei decessi non scenderà a breve finché non cambieremo la modalità di considerare il Covid.

Finché noi considereremo tutti allo stesso modo (...) il numero dei decessi non potrà scendere. Anzi potrebbe anche continuare salire". Sull'oggettività dei numeri non si scherza; la strada per uscire davvero dalla pandemia passa anche da quella.

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