Battisti chiede lo sconto di pena: "Arrestato, ma nessuna prova..."

Cesare Battisti torna a far sentire la sua voce e chiede che l'ergastolo venga commutato in una pena a 30 anni

Battisti chiede lo sconto di pena: "Arrestato, ma nessuna prova..."

Cesare Battisti torna a far sentire la sua voce. Lo fa con il primo verbale davanti al magistrato di Sorveglianza di Cagliari che lo ha ascoltato in vista dell'incidente di esecuzione della sua istanza di commutazione della pena all'ergastolo in 30 anni. Di fatto, come riporta l'Adnkronos, l'ex terrorista dei Pac si difende: "Mi hanno arrestato ma non mi hanno mostrato prova di niente. Ero residente in Brasile con documenti legali, lavoravo e avevo famiglia (moglie e figlio), lavoravo nell’ambito editoriale come scrittore e traduttore e scrivevo articoli giornalistici su eventi culturali", sostiene l'ex Pac.

Parole dure che contrastano con la condanna passata in giudicato che lo ritiene colpevole di almeno 4 omicidi. Battisti ha poi spiegato i motivi della sua presenza in Bolivia dove poi è stato materialmente arrestato: "Lunedì 14 gennaio - prosegue la ricostruzione dell’ex terrorista catturato in Bolivia dopo una lunga latitanza - una gente mi ha notificato un provvedimento di espulsione dalla Bolivia, ho firmato il documento e mi è stato spiegato (e così era scritto anche nel documento) che avevo tre giorni per presentare un ricorso e che la risposta sarebbe giunta nei successivi cinque giorni, dal momento della risposta avrei avuto ulteriori venti giorni per lasciare la Bolivia e far rientro al mio Paese d’origine, ossia quello in cui avevo la residenza, ossia il Brasile". Poi parlano gli avvocati di Battisti, Davide Steccanella e Gianfranco Sollai: "Le modalità riferite dal detenuto trasferito praticamente sulla pista di decollo dell’aeroporto da un aereo brasiliano ad uno italiano, confermano che si è trattato di una mera consegna diretta alla polizia italiana di soggetto estradato dal Brasile.

Si impone - ha aggiunto - quindi l’applicazione di quell’estradizione, perchè non penso che lo Stato italiano possa eseguire una pena nei confronti di chi è stato condannato per avere violato la legge, senza a sua volta rispettarla". Insomma adesso Battisti prova a ribaltare il tavolo. Ma dovrà scontare il suo conto con la giustizia italiana.

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