È ancora sotto choc il proprietario della villa di Bazzano, che nella giornata di ieri - giovedì 5 dicembre - ha sparato con una calibro 38 regolarmente detenuta dopo aver sentito qualcuno armeggiare alla porta d'ingresso: il fatto ha provocato la morte di un malvivente. L'uomo al momento risulta indagato per omicidio preterintenzionale; le indagini comunque proseguono per tentare di ricostruire precisamente la dinamica dell'accaduto. Le valutazioni effettuate in base agli accertamenti tecnici dei reperti della Scientifica determineranno il caso di imputazione finale.
Come riportato dal Corriere della Sera, Stefano Natalini ha provato a spiegare la situazione: "Erano circa le 4 di notte quando ho sentito dei rumori, mi sono spaventato e ho preso la pistola". Successivamente avrebbe aperto la finestrella posteriore e avrebbe sparato tre colpi verso il campo. "Sentivo che erano molto vicini. Sono andato all'altra finestra e ho visto che erano all'interno della tettoia, che è l'anticamera della casa", ha fatto sapere. Sotto di lui "c'erano due torce" e perciò ha sparato altri due colpi. Ma ha tenuto a precisare: "In fondo, su un lontano capannone disabilitato. Non sotto di me, dove sentivo le voci e vedevo le luci...". E ha confessato il suo intento: "Non volevo uccidere, cercavo solo di farli andare via e ho sparato verso i campi, nel buio".
"Subiti già altri furti"
L'avvocato Giovanni Donati ha spiegato: "Il mio cliente non si spiega come potesse essere lì la vittima. Bisogna capire bene la dinamica". Ora, come rivelato dal procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, si sta lavorando al fine di "capire se ci sono i presupposti della legittima difesa, dell'eccesso colposo". Dipenderà comunque da come e dove è stata colpita la vittima. Il legale dell'uomo ha ribadito che bisognerà attendere l'esito dell'autopsia e degli esami balistici: "Vedremo se il colpo è stato diretto o ha preso la vittima di rimbalzo".
Si tratta dell'ennesima tragedia "causata da un tentato furto". L'avvocato ha svelato un particolare importante: "Il mio cliente ne aveva già subiti altri ed era preoccupato". Inoltre c'è da considerare che "la casa è molto isolata e facilmente raggiungibile perché non ci sono recinzioni e inferriate" in quanto è "una villa vincolata". Il difensore di Natalini ha azzardato: "Pare fossero almeno quattro persone e forse c'è anche una donna".
Daniele Ruscigno, sindaco del Partito democratico di Valsamoggia, ha commentato: "C'è una sensazione di insicurezza.
Ci vogliono più uomini, più tecnologia, più giustizia certa". Proprio la zona in questione da diversi giorni è battuta da bande di ladri che preferiscono colpire soprattutto nelle ore notturne. Nel frattempo continuano le ricerche da parte dei carabinieri per individuare la gang.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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