Bello Figo: "Dio mi ha mandato qui per cantare"

Il rapper: "Qui è difficile fare musica perché sono nero"

Bello Figo: "Dio mi ha mandato qui per cantare"

Ha l’aria strafottente, quasi da duro. Mangia del pollo, sorseggia una Coca Cola e, tra una pausa e l’altra, lecca un “chupa chups” alla fragola. Canotta bianca (una di quelle in vendita a 20 euro sul suo store), occhiali neri, collane d’oro, anelli trash. Alle sue spalle una chitarra e un microfono. Bello FiGo, in “un’intervista” rilasciata a Byron Rosero (il suo film-maker - ndr), risponde a tutti quegli italiani che non lo hanno capito e che continuano ad accusarlo o, nel peggiore dei casi, minacciarlo. Di morte. Molti dei suoi concerti, infatti, sono stati persino annullati per ragioni di sicurezza. Ma lui va avanti. Con determinazione. D’altronde, è così che Bello FiGo si guadagna da vivere. Con i clik. Il giro d’affari è davvero notevole.

“E’ difficile cantare in Italia” dice il rapper ganese nella videointervista pubblicata sul suo canale youtube che ha già raggiunto le oltre 355mila visualizzazioni. Ma la sua è una missione che arriva direttamente dall’Alto: “Dio mi ha mandato qui per cantare” sostiene convinto. “Dopo essere diventato famoso grazie alle mie canzoni, i giornalisti mi cercano, ma io non voglio parlare con loro. La nuova gente non capisce.” Poi, il paragone con gli USA: “In America è diverso. Qui è difficile fare musica perché sono nero.”

Dunque, secondo il ventunenne Paul Yeboah, gli italiani non sono stanchi, ma razzisti. Ma lui, pare si sia abituato agli insulti. Almeno così dichiara. “Dico quelle cose nei pezzi per far ridere chi mi ascolta. Io non sono un profugo. Sono cittadino americano, ho anche il passaporto.” A seguirlo sono principalmente i giovani, ed è a loro che, Bello FiGo, si rivolge dispensando consigli: “La scuola è importante. Ai miei fans dico di impegnarsi. Prima studiate e poi potete “swaggare” quanto volete. Io ho studiato, ma, quando non avevo voglia di andare a scuola, giocavo alla Play.

” In molti sostengono che bisognerebbe ignorarlo ma, certamente, non si può fare finta di nulla. Bello FiGo è un fenomeno del web. Grazie ai suoi fans. Migliaia di giovani italiani che lo seguono, lo difendono e “swaggano” insieme a lui persino a scuola.

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