Di stranezze legate ai migranti ne stiamo leggendo parecchie. Ma questa è decisamente sopra le righe. Uno di loro sta cercando di ottenere asilo politico per "motivi climatici". Sì, avete letto bene, per ragioni legate al clima. Si tratta, come riporta "La Nazione", della richiesta inviata da un cittadino del Bangladesh alla Commissione territoriale di Firenze che valuta le domande.
Sono moltissimi quelli che si dichiarano discriminati, per i motivi più disparati: politici, religiosi o sessuali. Il caso del bengalese, però, sino ad ora è il più "strano" mai registrato in Italia. Ospite a Quarrata (Pistoia), è arrivato in Italia nel marzo 2014, anche lui tramite un barcone. Analfabeta e senza lavoro, viene seguito dagli avvocati della cooperativa "Gli Altri", che attraverso le sue testimonianze hanno redatto una minuziosa pratica al vaglio della commissione competente. Il giovane è scappato da un piccolo villaggio del Bangladesh, dopo aver perso padre e fratello, uccisi dopo che avevano denunciato il furto della loro terra da parte di un gruppo di ricchi e potenti ras del luogo. Pare che vi siano stati molti casi simili. In gergo il fenomeno viene chiamato "land grabbing", appropriazione violenta della terra. E pare che il fenomeno sia legato ai cambiamenti climatici, in corso nel paese.
Nella pratica di richiesta asilo politico si legge, tra le altre cose, che "molti documenti fanno riferimento alle cause delle tensioni relative al controllo della terra...
Il distretto di Kishoreganj viene completamente sommerso durante la piena e i contadini che coltivano piccoli appezzamenti di terra di sussistenza, sono quelli maggiormente suscettibili a essere colpiti duramente dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici".
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