Il Novotino è un leggendario animale con il corpo da iena che invece di ridere piange e ha la testa da libero professionista.
Il Novotino è citato dal filosofo greco Diogene di Sinope, fondatore della scuola cinica, che professava un atteggiamento di ostentata indifferenza nei valori morali e sociali e che induceva i suoi adepti a sollevare la veste per mostrare il deretano al monarca che si recava a palazzo per governare la polis.
Il Novotino dunque è un essere arrabbiato con tutti, e spesso anche con sé stesso, in quanto, avendo riposto fiducia in passato in qualche parte politica, si è sentito tradito da essa e ha solennemente giurato di non votare mai più per nessuno perché “In fondo sono tutti uguali”, “Tanto se le cose cambiano, cambiano in peggio” o infine “Il giorno delle elezioni devo assistere ad una vivisezione che così mi diverto di più”.
Classico esempio che ha profondamente deluso il Novotino con partita iva è l’aver perso il bonus di 200 euro con il meccanismo perverso del Click Day dopo aver vegliato tutta la notte con una flebo di caffè davanti alla luce azzurra del computer per arrivare per primo al fatidico appuntamento trovando però il sito impallato, o quando il giorno prima di andare in pensione la Fornero pianse in tv posticipando il meritato riposo dal lavoro rimandando i tanto agognati pomeriggi a dare consigli con gli amici davanti al cantiere.
Il Novotino è in definitiva un anarchico arrabbiato e disilluso fomentato da cattivi maestri “fabio-faziosi” che giustificano la sua ribellione per propri calcoli di convenienza politica e di sopravvivenza professionale televisiva. Ma tornando al nostro lo si comprende, ma non lo si giustifica. Proprio come il tifoso torinista che perde l’ennesima partita al 93° e per sfogare la rabbia repressa colpisce con la bottiglia di birra le rotule della suocera inerme. Non si fa, a meno che la suocera non si sia parcheggiata a casa da più di una settimana.
L’errore del Novotino infine è che non si rende conto che se tutti i mitici animali della sua specie decidessero di votare, potrebbero davvero cambiare le sorti della politica affermandosi tra l’altro come prima forza assoluta. Il Novotino così non esercita “il potere dei senza potere” di partecipare alla cosa pubblica non implicandosi col diritto-dovere di votare.
Insomma il rischio del Novotino è come quello del marito che esasperato dai “mal di testa” della moglie smette di insistere di chiedere il bene supremo, ma nella vita non si sa mai cosa può accadere con il coniuge, figuriamoci in politica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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