Bimba tolta alla mamma: "La fai prostituire". Ma il fatto non sussiste

La psicologa aveva insistito per allontanare la piccola dalla madre; nessuno ha però confermato di aver avuto rapporti sessuali con la ragazzina

Bimba tolta alla mamma: "La fai prostituire". Ma il fatto non sussiste

"Fai prostituire tua figlia". Era questa l'accusa rivolta a una madre con gravi difficoltà economiche che effettivamente si prostituiva in cambio di beni di prima necessità, senza però coinvolgere anche la sua bimba. I giudici di Potenza hanno infatti sentenziato che "il fatto non sussiste". Antonio Tisci, l'avvocato difensore della mamma, ha ricordato che "la minorenne, quando è stata ascoltata dagli inquirenti in assenza di incidente probatorio, ha perentoriamente negato la teoria accusatoria per la quale la madre aveva cercato, non riuscendovi per cause indipendenti dalla sua volontà, di avviarla alla prostituzione". E di fronte al diniego da parte della piccola, la psicologa ha sostenuto si trattasse di "mutismo selettivo" con il fine di proteggere la madre. La donna era finita agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione Orca, così definita dai carabinieri. I clienti della madre sono stati interrogati e nessuno di loro ha fatto alcun riferimento alla ragazzina. Così Angelina è stata assolta.

Quale fine per i bimbi?

La relazione scritta e le ipotesi dei servizi sociali sono stati necessari per provvedere all'allontanamento dei tre bambini dalla famiglia in difficoltà economiche: per loro è stato prontamente disposto l'affidamento provvisorio; è stata inoltre decretata l'adottabilità già in primo grado. Si sono poi aggiunte le voci di paese: alcuni cittadini avrebbero sostenuto "che la minore era stata vista in auto con la madre e con con un altro uomo, sicuramente non il padre". Perciò era paventata l'idea che la donna "avesse potuto avviare al meretricio anche la figlia minore".

In un passo del verbale si legge che nella questione sarebbero state tirate in ballo anche delle suore: "Mi sono recata presso le suore, dove abbiamo parlato con una suora anziana [...]. La suora ci diceva di essere già a conoscenza della situazione, ovvero che la mamma, spesso, faceva salire la figlia in autovetture, in compagnia di uomini. La religiosa stessa aggiungeva che proprio qualche tempo prima aveva visto la madre, nel primo pomeriggio, a piedi, nei pressi del cimitero, in una zona abbastanza isolata".

I piccoli torneranno a casa? Come

si sentirà ora la bimba che ha ricevuto l'appellativo di "prostituta"? Rimarrà inevitabilmente segnata da questa vicenda. E ora i tre figli si trovano in un limbo giudiziario per colpa delle farlocche chiacchiere di paese.

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