Ventimiglia, rivolta dei migranti e sul lungomare è guerriglia

Ieri sera il blitz degli attivisti "No border". Fomentati 150 migranti che tornano a occupare gli scogli di Ventimiglia. Tensione al confine con la Francia

Ventimiglia, rivolta dei migranti e sul lungomare è guerriglia

Ventimiglia - È scoppiata la rivolta al confine italo-francese di ponte San Ludovico, a Ventimiglia, dove in serata oltre duecento migranti, hanno forzato la frontiera con la Francia, dopo aver sfondato il blocco di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa (guarda le foto). Una "carica" esplosa all'improvviso, quando ormai la manifestazione di protesta che ha avuto inizio, questa mattina, sembrava rientrata, grazie alla mediazione continua che nel corso della giornata ha visto impegnati il sindaco della città di confine, Enrico Ioculano, la Croce Rossa e altre associazioni umanitarie. È stato un attimo, quando i migranti - che avevano occupato la pineta dei Balzi Rossi, proprio a due passi dalla frontiera - hanno cominciato a surriscaldarsi e dopo aver sfondato il blocco italiano, correndo e urlando "France", sono riusciti - chi lanciandosi sulla sottostante scogliera, chi correndo sull'Aurelia e chi a nuoto, a penetrare dall'altra parte del confine.

È stato a quel punto che (pare la polizia francese) hanno iniziato a lanciare i lacrimogeni. Ma neppure quelli sono serviti ad arrestare la carica degli stranieri. Fumogeni che hanno intossicato gli stessi poliziotti italiani alla rincorsa dei migranti, ma anche giornalisti e bagnanti che in quel momento affollavano il lungomare e i sottostanti stabilimenti. Molti, infatti, i turisti con le mani agli occhi. E se alcune decine di migranti, alla fine, hanno deciso di scappare, dopo aver raggiunto - neppure con troppa fatica - l'ambita meta, altri hanno occupato la scogliera di Menton Garavan, dove sono ancora fermi.

È stata una lunga giornata a Ventimiglia. Alle 23, gli attivisti dei "No Border" (diversi quelli sottoposti oggi a fermo di identificazione) annunciano sulla loro pagina Facebook che circa trecento migranti si stanno spostando verso il confine con la Francia. In mattinata, la polizia ne conta circa centoquaranta. Il presidio a sorpresa viene organizzato alla pineta dei Balzi Rossi, località nota per la famosa "spiaggia delle uova" e per le caverne dell'uomo di Cro-Magnon. Intorno alle 12, la ferrovia viene bloccata per un migrante rimasto gravemente ferito mentre tenta di espatriare, attraversando i binari della ferrovia.

Il treno si ferma proprio sopra Ponte San Ludovico, dove è in atto il presidio. partono i soccorsi e lo straniero, un africano, viene trasferito d'urgenza all'ospedale San Martino di Genova per un politrauma. Continua la mediazione e intorno alle 18 scoppia la rivolta.

Una sommossa che ha colto tutti di sorpresa, lanciando un segnale forte all'Italia, alla Francia e all'Europa. Per la prima volta, oltre duecento stranieri, tutti irregolari, sono riusciti a forzare un posto di polizia, invadendo una nazione.

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