Blue Whale, 20enne indagata: "Obbligava una 12enne a ferirsi"

Avrebbe convinto su Instagram una bambina di 12 anni a procurarsi delle ferite. È la prima persona a essere indagata in Italia nelle indagini sul Blue Whale

Blue Whale, 20enne indagata: "Obbligava una 12enne a ferirsi"

Blue Whale, il gioco della balena blu che porterebbe gli adolescenti a commettere atti di autolesionismo fino al suicidio come prova finale, stava per fare un'altra vittima. Ma l'intervento della Polizia postale ha portato alla denuncia di una ragazza milanese di 20 anni, accusata di aver provato a convincere una bambina di 12 anni a passare attraverso le varie fasi del gioco.

La giovane è stata iscritta nel registro degli indagati per istigazione al suicidio. È la prima persona a essere indagata in Italia per una vicenda relativa al misterioso gioco nato in Russia e accusato di avere portato al suicidio 157 adolscenti in tutto il mondo.

Secondo le indagini promosse dalla Polizia postale e dal pm Cristian Barilli, la 20enne aveva utilizzato Instagram per contattare una ragazzina e chiederle di procurarsi dei tagli proprio come prevedono i 50 livelli in cui è suddiviso il gioco che, negli ultimi mesi, è stato messo al centro dell'attenzione per i suoi potenziali effetti distruttivi sui giovani.

L'indagata, oltre a chiedere alla bambina a commettere atti di autolesionismo, la invitava anche a spedire le relative foto. All'inizio di giugno la 20enne si è vista sequestrare il notebook e il telefono cellulare. Nei prossimi giorni,entrambi i dispositivi saranno scrupolosamente analizzati dagli inquirenti per accertare il tenore dei messaggi incriminati.

Il Blue Whale, gioco al confine tra fantasia e realtà portato alla conoscenza del pubblico italiano dalla trasmissione televisiva "Le iene", è diventato negli ultimi mesi uno dei principali argomenti di discussione di psicologi e genitori, con questi ultimi preoccupati della presunta ondata di atti di autolesionismo commessi dagli adolescenti.

Il gioco, che chiede ai players di passare attraverso varie fasi fino alla prova finale - ovvero il suicidio - sarebbe costato la vita a circa 150 teenager in tutto il pianeta.

Ma ciò che riguarda il Blue Whale, dalle presunte vittime fino agli ideatori che chiederebbero alle proprie vittime di documentare il loro percorso nel gioco con foto da pubblicare sui social, è ancora avvolto nel mistero.

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