Ha preso a calci in faccia un 64enne che aveva avuto l'ardire di rimproverarlo per avere urinato sul muro di un palazzo di via Vinazzetti a Bologna, poi ha aggredito anche gli agenti intervenuti ferendone uno.
Protagonista in negativo della vicenda un pusher marocchino di 20 anni, sorpreso ad urinare in mezzo alla strada e rimproverato da un uomo originario di Arezzo, che gli è andato dietro fino a via Acri. Qui si è consumata la violenza ai danni del 65enne, barbaramente aggredito dall'africano, che lo ha fatto finire a terra con un forte pugno in pieno volto. Dopo esser caduto pesantemente, l'uomo è stato poi colpito con un calcio in faccia dal magrebino, che si è subito allontanato dal posto.
Fortunatamente alcuni passanti si sono occupati di assistere la vittima e di chiedere l'intervento delle forze dell'ordine e di un'ambulanza del 118.
Sul posto gli agenti della questura di Bologna i quali, dopo aver raccolto alcune informazioni, si sono messi subito alla ricerca del responsabile. Quest'ultimo è stato rintracciato all'interno di una pizzeria di via Petroni, ma alla vista dei poliziotti ha dato in escandescenze scagliandosi con violenza contro di loro per evitare l'arresto.
Durante la colluttazione, il nordafricano ha rotto il dito di uno degli uomini in divisa, che ha poi avuto necessità di cure al pronto soccorso del Sant'Orsola. Sono 15 i giorni di prognosi determinati dai sanitari. Non è andata meglio al 65enne, anch'egli assistito in ospedale, dopo esser stato trasportato in ambulanza. Per lui sono 20 i giorni di prognosi, a causa delle numerose lesioni e della frattura del setto nasale.
Il pusher marocchino, pluripregiudicato per reati di spaccio, lesioni, rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, è inoltre un clandestino. Già condannato alla misura cautelare dell'obbligo di firma comminatagli per resistenza a pubblico ufficiale, è finito dietro le sbarre di una cella di sicurezza in attesa di giudizio direttissimo.
Per lui la contastazione dei reati di lesioni personali aggravate e di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.Durante l'udienza nel tribunale di Bologna, il giudice ha convalidato il fermo e determinato la detenzione nel carcere della Dozza per un anno e sei mesi.
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