Nell'Italia della burocrazia non si può scegliere nemmeno il colore delle sedie da esporre nel proprio negozio. Altrimenti i vigili, attenti esecutori delle leggi comunali, sanzionano chiunque osi scostarsi anche di poco dalla gradazione di rosso gradita al sindaco e alla Sovrintendenza.
La storia di ordinaria follia, assurda ma reale, viene da Bologna, dove la proprietaria di uno storico chiosco di gelati è stata costretta a rimuovere le nuove sedie a pois appena comprate. Le aveva posizionate nell'area che il Comune gli ha assegnato per far sostare i suoi clienti il tempo di un cono-panna-e-cioccolato.
Dopo alcuni giorni sono arrivati i vigili, intimando alla proprietaria di rimuovere le sedie. Altrimenti avrebbero fatto scattare la sanzione amministrativa perché "non conformi ai regolamenti comunali" decisi da Pd e Sovrintendenza.
Per carità: le sedie non sono belle. Anzi. Direi proprio brutte. Ma forse l'amministrazione potrebbe impegnare meglio le risorse investite per gli agenti della municipale. Meglio controllare ubriachi e violenti che discutere del colore di una sedia.
"Credo - dichiara in una nota Luca Lisei candidato Presidente della lista di Fratelli d'Italia al Quartiere Navile - che le priorità dell'amministrazione dovrebbero essere rivolte a problemi ben più seri, come ad esempio il commercio abusivo in Via Indipendenza o la vendita di alcoolici in tutta la zona universitaria".Ma il Pd preferisce la crociata contro i pois.
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