Sono stati fermati per un normale controllo dei biglietti a bordo di un treno regionale in partenza da Bolzano, ma il capotreno li ha sorpresi mentre tentavano di viaggiare gratis: invitati a scendere dal convoglio, hanno finto di accettare di buon grado la decisione del pubblico ufficiale, salvo poi aggredirlo con violenza una volta che il mezzo ha arrestato la sua corsa.
È quanto accaduto nei giorni scorsi alla stazione ferroviaria di Egna, piccolo comune della provincia di Bolzano, su un treno regionale in transito e diretto a Verona.
A rendersi protagonisti dell'ennesima aggressione su un mezzo pubblico sono stati ancora una volta degli stranieri, per la precisione tre giovani di nazionalità kosovara di età compresa tra i 19 ed i 20 anni.
Secondo quanto riferito dalla stampa locale, che ha raccontato lo spiacevole episodio, i fatti si sono svolti sul treno regionale in servizio lungo la tratta Bolzano-Verona, proprio poco dopo la partenza dello stesso.
Il capotreno ha iniziato ad effettuare il controllo dei biglietti nei confronti di tutti i passeggeri presenti a bordo. Tutto tranquillo ed in regola, almeno fino al momento in cui il dipendente di TrenItalia non si trova a dover effettuare le verifiche sui tre kosovari.
Sorpresi a viaggiare senza regolare titolo di viaggio, gli stranieri sono stati redarguiti dall'operatore, il quale ha annunciato loro che li avrebbe fatti scendere a terra alla prima fermata utile del convoglio.
Fino a quel momento tutto bene, dato che sembrava che i tre giovani avessero accettato di buon grado la decisione del pubblico ufficiale. Quando, tuttavia, il mezzo pubblico è giunto alla stazione ferroviaria di Egna, gli stranieri si sono rivoltati contro il controllore, cogliendolo di sorpresa. Colpito con furiosi calci e pugni fino a finire a terra dolorante, il capotreno non ha potuto far altro che avvisare le autorità di quanto accaduto, dato che i responsabili, dopo averlo sopraffatto, si erano dati ad una immediata fuga nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
Il treno è rimasto fermo per oltre un'ora prima della ripartenza, per consentire l'intervento sul posto delle autorità locali
Grazie al racconto dell'operatore ed alle immagini estratte dalle videocamere di sorveglianza presenti in stazione, tuttavia, le forze dell'ordine sono riuscite a
identificare i colpevoli, tutti e tre residenti nel comune di San Michele all'Adige (in provincia di Trento).Per i responsabili l'accusa è quella di resistenza e violenza a pubblico ufficiale ed interruzione di pubblico servizio.
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