Spunta fuori una lettera che Massimo Bosetti ha inviato alla moglie Marita Comi, il 20 agosto scorso. La cognata la legge alla donna in auto, mentre si stanno dirigendo in carcere. Le due non sanno di essere intercettate.
Bosetti racconta alla moglie che gli altri detenuti lo chiamano "ammazza bambini", che ci sono "perfino scritte offensive sui muri", che tutto questo lo "porta alla disperazione". Le spiega che cerca di farsi forza anche se "stando chiuso in queste quattro mura mi sembra di soffocare". E poi parla della famiglia: «Ce l’hanno rovinata, la mia vita non sarà più come prima.
Credimi, qui dentro sono messo a dura prova, ma tenterò di andare avanti perché sto vivendo per il forte amore che c’è in me per te e per i nostri figli".E ancora, parlando del loro matrimonio: "Ricordati la promessa che ci siamo fatti il giorno che ci siamo sposati. Di amarci e di volerci bene, nella bella e nella cattiva sorte, finché morte non ci separi".
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