Sabato 21 maggio è stata drogata e poi violentata da un branco di 33 uomini in una favela di Rio de Janeiro, ora, dopo alcuni giorni in ospedale la 16enne vittima di abusi ha raccontato cosa è successo.
Lo ha fatto con un messaggio su Facebook che poco dopo è stato rimosso. Ma il sito brasiliano Globo.com assicura che è tutto vero, evidentemente a Beatriz è stato vietato di usare il social network perché si vuole evitare di mandare all'aria le indagini. Già giovedì scorso, aveva voluto precisare a molti che l'accusavano di essersi inventata tutto che i 33 agunizzini le avevano rubato il cellulare e con quello avevano ripreso le violenze per poi pubblicarle sui social.
La vittima conferma che nel branco c'era anche un ragazzo con cui era fidanzata e secondo la famiglia lui lo ha fatto per vendicarsi della nuova relazione della 16enne. "Tutto era premeditato" - dicono i famigliari. Di quel drammatico giorno, Beatriz ricorda soltanto di essere andata a casa del ragazzo con cui ha avuto una relazione tre anni fa, erano da soli, poi il vuoto più totale e il risveglio alla domenica in un'altra casa con attorno 33 uomini armati che la stavano deridendo.
La ragazza è tornata a casa in taxi, spettinata, senza vestiti ma solo con addosso una maglia da uomo. "Aveva l'aspetto di una che aveva assunto tanta di quella droga da non reggersi più in piedi. Quando l'abbiamo vista le abbiamo chiesto se fosse successo qualcosa, ma lei non ci ha risposto. Inizialmente, non ci siamo preoccupati più di tanto perché è una tossicodipendente, ma quando abbiamo visto il filmato è stato come un colpo al cuore e l'abbiamo portata in ospedale".
Giovedì, infatti, la 16enne ha fatto tutti gli esami e le sono stati somministrati medicinali per evitare di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Attualmente, si trova in ospedale e davanti ha ancora una lunga convalescenza. Gli uomini le hanno sfondato l'utero, oltre ad averle lasciato diverse ferite sul corpo. "Quello che è successo a me può succedere a ciascuna di noi. Più dell'utero mi fa male l'anima, perché penso che tante persone come quelle che mi hanno stuprato spesso non vengono punite dalla giustizia. Grazie a tutti per il sostegno".
Fino ad ora, la polizia, che sta indagando sull'episodio, ha identificato solo quattro degli autori dello stupro. Tra i ricercati c'è anche un boss dei narcotrafficanti.
Le indagini continuano tra le mobilitazioni di diverse donne che vogliono sensibilizzare le istituzioni di Rio su questo tema. Intanto, i suoi famigliare stanno soffrendo e ogni volta che vengono trasmesse quelle immagini pensano a quanto ha sofferto la loro Beatriz.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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