Brescia, gallerista iraniano in carcere per violenze su una prostituta

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, ha obbligato la donna sotto minaccia ad avere un rapporto sessuale non protetto. Non pago, le avrebbe sottratto il cellulare prima di allontanarsi

Brescia, gallerista iraniano in carcere per violenze su una prostituta
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Arrestato mercoledì sera dalla polizia locale di Brescia un famoso gallerista iraniano di Cremona, accusato di violenza sessuale ai danni di una prostituta.

Si tratta di Arman Golapyan, già noto alle forze dell’ordine a causa del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale per il quale era stato inquisito. Allora l’uomo aveva tenuto nascosto all’interno della propria abitazione un quadro da 25 milioni di euro del pittore fiammingo Rubens.

Quest’oggi, Golapyan si trova invece dietro le sbarre del carcere Canton Mombello di Brescia, grazie alla testimonianza della sua vittima, che ha riferito meticolosamente l’accaduto agli inquirenti. Il fatto è avvenuto lo scorso luglio, quando l’iraniano si è fermato con la propria auto in zona Mandolossa, invitando una giovane prostituta a salire.

La donna ha acconsentito ma, una volta all’interno dell’abitacolo, l’uomo l’avrebbe obbligata sotto minaccia a subìre un rapporto sessuale non protetto. Non pago, le avrebbe addirittura sottratto il telefono cellulare, prima di farla scendere dalla vettura ed allontanarsi rapidamente.

Sconvolta e spaventata dalle minacce ricevute fino all’ultimo istante dall’iraniano, la donna è riuscita a denunciare l’episodio solo dopo alcuni giorni e gli inquirenti hanno immediatamente dato avvio alle indagini.

Queste hanno poi condotto all’arresto di Golapyan, come richiesto dalla procura di Brescia.

Arriva questa mattina, infine, la formalizzazione delle accuse di violenza sessuale e rapina da parte del sostituto procuratore Cassiani, che ha confermato lo stato di custodia cautelare in carcere.

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