Colto con le mani nel sacco dagli agenti della questura di Brescia, un giovane pusher gambiano ha reagito in malo modo aggredendoli come una furia.
Il responsabile, un 21enne, aveva già alle spalle oltre un anno di carcere, al quale era stato condannato a causa di una rapina di cui si era reso protagonista in Toscana.
Il periodo trascorso dietro le sbarre, tuttavia, non dev'essere risultato utile come deterrente dato che, appena tornato libero, l'africano aveva già ricevuto delle denunce per spaccio di droga.
Qualche giorno fa lo straniero è stato fermato per un controllo, ma invece che accumulare un'ulteriore denuncia per il medesimo reato, è stato accusato anche di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Trovato con addosso delle dosi termosigillate di marijuana durante un controllo effettuato tra il parco Gallo ed il parco del Pescheto, il 21enne ha infatti dato in escandescenze. Il pregiudicato africano si è scagliato contro i poliziotti, prendendone di mira in particolar modo uno, colpito con forti pugni e calci. L'agente ha ricevuto in ospedale una prognosi di 5 giorni.
Finito in manette dopo una breve colluttazione, il giovane pusher è finito dietro le sbarre di una cella di sicurezza in attesa di giudizio direttissimo.
Il giudice ha convalidato il fermo e determinato il divieto di dimora a Brescia, nell'attesa della conclusione del procedimento a carico dello straniero.Come riportato dalla stampa locale, il 21enne aveva inoltrato domanda di asilo politico, poi respinta al mittente.
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