Sono stati sorpresi mentre eseguivano dei lavori all'impianto idraulico di una signora bresciana. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che i due uomini in questione si sarebbero dovuti trovare a lavorare al comune di Rezzato (Brescia), dove ogni mattina avrebbero dovuto prestare servizio come dipendenti comunali.
I due "furbetti del cartellino" erano pedinati da circa un mesetto dagli agenti della polizia locale di Rezzato, a seguito della segnalazione di un cittadino. Soffiata che evidentemente è servita visto che le indagini hanno permesso di smascherare i due uomini che se ne andavano in giro coi mezzi del comune, utilizzando indebitamente la carta carburante messa a disposizione per i dipendenti comunali e si occupavano di eseguire lavoretti privati molto probabilmente pagati anche in nero.
Colti in flagranza di reato dalle forze dell'ordine, ai due truffatori non è rimasto altro da fare che confessare tutto: dopo essere stati ascoltati dal magistrato di turno sono finiti agli arresti domiciliari e dovranno rispondere di truffa, peculato e false attestazioni di presenze in servizio.Sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori parrebbe essere finita anche una terza persona, che timbrava per loro l'uscita quando i due colleghi erano lontani e non avevano il tempo di tornare in comune.
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