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Brexit, voli low cost a rischio: lo scenario

Le conseguenze dell’uscita della Gran Bretagna dalla Ue sui collegamenti low cost si faranno presto sentire sui viaggiatori

Brexit, voli low cost a rischio: lo scenario

Le conseguenze del Brexit sui collegamenti low cost si faranno presto sentire sui viaggiatori. Scattano così i piani di emergenza delle compagnie. Le reazioni di Ryanair, EasyJet, Wizz Air, Iag sono differenti. Ma vediamo di capire cosa cambia davvero per i vettori e per chi viaggia. Al momento si potrà continuare ad andare in Gran Bretagna con una carta d’identità valida per l’espatrio (e beneficiando di una sterlina ai minimi...) ma è molto probabile che, una volta formalizzata l’uscita di Londra dall’Ue, sarà necessario il passaporto per varcare i confini di Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Per la Repubblica d’Irlanda, invece, resterà sufficiente avere la carta d’identità. Nel settore aereo ci saranno ripercussioni negative per le low cost con meno voli sulla Gran Bretagna: Ryanair ha già fatto sapere che rischia di non poter più assicurare collegamenti tra Regno Unito e resto d’Europa come compagnia irlandese e Easyjet potrebbe trasferire la sede centrale nell’Europa continentale. Easyjet invece ha reagito così: "L'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea "non avrà un impatto significativo sulla nostra strategia, sulla crescita degli utili nel lungo periodo e sui rendimenti per gli azionisti".

Lo scrive EasyJet in una nota. La compagnia aerea low cost britannica "si è preparata all'evento e ha elaborato una serie di soluzioni che permetteranno di garantire i voli in tutti i mercati coperti". Il primo passo che EasyJet effettuerà, si legge, "sarà quello di accelerare i colloqui tra il governo britannico e quelli dei governi dei Paesi della Ue, per far sì che la Gran Bretagna continui a far parte del mercato unico dell'aviazione.

Così - prosegue la nota - le compagnie aeree saranno libere dal far volare i propri aerei e EasyJet e gli altri vettori potranno garantire ancora tariffe basse". "Rimaniamo fiduciosi nella forza del modello di business di EasyJet - aggiunge Carolyn McCall, ceo della compagnia aerea - e nella nostra capacità di continuare a fornire la nostra strategia di successo".

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