- sull’aggressione omofoba di Ferrara è forse il caso di far notare una cosetta. Ovvero la mezza bufala spacciata dal Pd (e non solo) sul ddl Zan. Il ritornello di oggi è più o meno questo: gli aggressori sono stati denunciati, ma non si può far nulla perché non è stata approvata la legge. Falso. Per punire ingiuria, diffamazione, offese, violenze, aggressioni e via dicendo i reati esistono già. Sia che vengano commessi contro omosessuali che contro eterosessuali
- la scusa del secolo. Ad Assisi una signora è stata denunciata a piede libero per un furto di scarpe in un negozio nella città del Santo. Di fronte ai carabinieri, la Lupin-de-noaltri s’è giustificata così: “Ho fatto il vaccino anti Covid poche ore fa e non mi sono resa conto di quello che stavo combinando”. Si prega l’Aifa di aggiungere agli effetti collaterali pure la cleptomania
- Di Battista in diretta tv afferma che “la Lazio è la prima squadra della capitale”. Non proprio il modo migliore per tornare nell’agone politico e sperare di conquistare il voto dei tifosi della Roma
- Pd e preti schifano Bolsonaro in visita a Pistoia. Una roba incredibile: che vi stia simpatico o meno, resta un capo di Stato democraticamente eletto: se viene in visita nella vostra città o regione, va accolto con tutti gli onori del caso.
- brutta tegola sulle revisioni auto: da oggi costeranno di più. Ma la cosa peggiore è il “bonus” pensato dallo Stato: uno sconto di 9 euro circa, con un fondo tanto limitato quanto inutile. Perché farlo, se tanto dal prossimo giro dovremo comunque sborsare una cifra più alta?
- sul menu sessista della moglie di Lautaro, la soluzione è semplice: paghino le signore cene, pranzi e tutto il resto. Che a noi maschietti mica fa schifo risparmiare dei soldi
- 34 spacciatori di droga ricevevano a sostegno della loro attività anche il reddito di cittadinanza grillino. Un welfare statale davvero stupefacente
- Giorgetti nel libro di Vespa descrive in maniera magistrale le travagliate sofferenze politiche di Salvini. Dice in sostanza che il Capitano deve scegliere se essere Bud Spancer, e dunque fare il populista in un film western campione di incassi, oppure se vestire gli abiti di Maryl Streep, e cioè fare il comprimario in una pellicola magari drammatica, ma candidata all’Oscar. È chiaro a tutti, però, come nel set infiocchettato degli europeisti Salvini stia meno comodo che in passato, quando macinava consenso a suon di post sui migranti. E non è detto che la trasformazione auspicata da Giorgetti possa davvero completarsi
- aumentano i prezzi del pane e della pasta. Il problema riguarda la crisi del grano, certo. Ma anche i blocchi alla catena della distribuzione mondiale. Alcuni ne parlano da giorni, i grandi giornali si sono svegliato solo oggi.
E forse si tratta del primo, piccolo, campanello di allarme per quello che succederà tra poco: l’inflazione a livello di materie prime, energia e grandi componenti è già realtà; ma l’effetto sul carrello non è ancora stato avvertito dalle famiglie. Tra poco l’onda potrebbe arrivare. E saranno dolori- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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