La bomba dell'Afd, la Trump-App di Bonelli e i dazi: quindi, oggi...

Quindi, oggi....: l'annuncio del presidente Usa, il miracolo di Elon Musk e

La bomba dell'Afd, la Trump-App di Bonelli e i dazi: quindi, oggi...

- In Germania i sondaggi dicono che l’Afd (25%) per la prima volta ha superato la Cdu/Csu (24%). Ecco cosa accade quando “escludi” un pezzo di elettorato da qualsiasi forma di governo: il partito continua a crescere, finché non ti schiaccia.

- Questa fa ridere. Ma davvero. Ed è simile alla storiella dell’Unione Europea che “a breve”, parliamo di anni, manderà mille mila satelliti sullo Spazio (ciao core). La Commissione europea ha varato il “Piano di Azione” per l’Intelligenza Artificiale nel Vecchio Continente. Scrive l’Ansa che "piano punta a potenziare le capacità di innovazione nel campo dell'IA attraverso azioni incentrate su cinque pilastri fondamentali: la creazione di un'infrastruttura di dati e di calcolo per l'IA su larga scala, l'aumento dell'accesso a dati di grandi dimensioni e di alta qualità, lo sviluppo di algoritmi e la promozione dell'adozione dell'IA in settori strategici dell'Ue, il rafforzamento delle competenze in materia, la semplificazione della normativa”. Tutto fighissimo. Ma inutile. La Cina ha già la sua IA. Gli Stati Uniti ne hanno più di una. Elon Musk l’ha integrata a X con successo. E noi siamo ancora al “Piano di azione”, peraltro partorito non da privati - come nel resto del mondo, pure nella comunista Cina - ma dai burocrati Ue. Ma chi vogliamo prendere in giro? Il massimo che riusciranno a fare sarà partorire altri lacci e laccioli per un settore che è nato nella totale deregulation. Patetico.

- Il ministero dell’Istruzione fa marcia indietro e ammette agli esami di maturità anche gli studenti con una materia insufficiente. Resta solo la stretta del voto in condotta (non ammessi con 5, elaborato critico con il 6). Ma guardate che era un falso problema, conoscendo il sistema. Il minimo è 6, daranno 6 a tutti. Il minimo lo eleviamo a 7, daranno 7 a tutti. Il dramma è educativo, non tanto (o non solo) di regole: bisogna convincere i professori, e i genitori, che bocciare un figlio che studia poco o non si applica non è una punizione. Ma fa bene a loro.

- Fermi tutti, appena Musk critica per la prima volta Trump, i dazi e la sua amministrazione, Massimo Gramellini torna ad elogiarlo per la sua sana follia, come ai tempi in cui sosteneva i democratici. I miracoli, a volte.

- Sì va bene, Trump poteva evitarsi l’uscita su “tutti sono in fila per baciarmi il culo”. È il suo stile, anche nelle negoziazioni (Zelensky ne sa qualcosa). Ma sbaglia chi a sinistra accusa Meloni di essere la prima di quella lista di persone che vanno in ginocchio da lui. Perché non è con Trump che si va a negoziare, ma con gli Stati Uniti: un mercato di cui non possiamo fare assolutamente a meno. Il compito di un premier che faccia bene il suo lavoro non è quello di dirsi offeso e mandare la trattativa all’aria, ma di tenere la testa alta, la barra dritta e cercare di spuntare il migliore degli accordi politici. In fondo Donald ha il coltello dalla parte del manico e ce lo sta ricordando: chi fa finta che non sia così, mente.

- Trump sospende i dazi per 90 giorni, come si vociferava da un paio di giorni. Restano solo quelli del 10% in attesa di ulteriori negoziazioni. Chi lo capisce, è bravo.

- Fortuna che, invece di andare dietro a quelli che "reagire, reagire" abbiamo preferito attendere. Se l'Ue avesse risposto a dazio con dazio immediato, oggi saremmo come la Cina a leccarci le ferite mentre gli altri godono della sospensione delle rariffe.

- Pensare di costruire gli iPhone negli Stati Uniti è una mezza follia: davvero pensate che esistano così tante persone disposte ad entrare nella catena produttiva, soprattutto con la disoccupazione al 4%? E dove li trovi gli ingegneri specializzati? Comunque, detto questo, che Apple abbia un margine operativo del 46% lordo sui suoi prodotti ci spiega che una qualche distorsione questo capitalismo globalizzato l’ha creata.

- Noi l’avevamo scritto settimane fa, Repubblica ci arriva oggi. Quel 39% di “tariffe” che Trump ha calcolato maldestramente per imporre il 20% all’Europa non lo si può ridurre solo ai “dazi” veri e propri, ma bisogna considerare tutte le regole e regoline europee che non piacciono agli Usa. Il calcolo è arbitrario, ma le lagnanze molto più fattuali. Sono contenute in un documento che la Casa Bianca ha diffuso giorni fa e che Rep scopre solo ora. Benvenuti tra noi.

- Il Consiglio comunale di Riace ha respinto la decadenza di Mimmo Lucano da sindaco del paese, nonostante la condanna (definitiva) per falso. Posso dire? Bene così. La Legge Severino il centrodestra non deve sfruttarla ma combatterla.

- Ho visto l’inizio del podcast di Maria Rosaria Boccia, quella che avevamo pensato essere la diva della comunicazione per come era riuscita a provocare il patatrac al ministero della Cultura. Ragazzi: è sconcertante nel senso negativo del termine. Se non sta leggendo, non si capisce perché vada così a scatti. Se sta leggendo, devono aver impostato il gobbo un po’ troppo lentamente. Lei sui social ha risposto a questo nostro dubbio, posto da un utente, e nega l’uso del gobbo e sostiene sia “un effetto voluto”. Beh, se è voluto è decisamente rivedibile. Manca ritmo, naturalezza, sui contenuti non mi esprimo. Molto meglio Rita De Cescenzo, il che è tutto dire.

- Prima notizia degna di nota: Cdu/Csu e Spd hanno raggiunto un accordo per la formazione del governo e tra le altre cose hanno deciso di abolire la “cittadinanza facile” introdotta dal precedente governo (ah: c’erano sempre loro eh). In pratica per diventare tedeschi non basterà dimostrare di aver passato tre anni di “buona integrazione” ma dovranno passare almeno 5 anni. Il “sistema” prova a rispondere alle pressioni dell’Afd nel giorno in cui i sondaggi danno “l’estrema destra” come primo partito. Ma non so se basterà ad evitare l’onda.

- Seconda stupenda notizia: Avs, cioè Bonelli e Fratoianni, ha lanciato una campagna per boicottare i prodotti americani contro i dazi di Trump. L’Alleanza Verdi e Sinistra ha realizzato un sito, e un’App, che permette di fare una scansione dei prodotti al supermercato al fine di scovare quelli americani e boicottarli. Si chiama “trumptax.eu" e in sostanza funziona così: clicchi, scarichi e scansioni i prodotti che vuoi comprare al supermercato, poi il sistema della Bonelli&Fratoianni ti dirà se l'agognato stereo è stato prodotto negli Stati Uniti oppure no. In tal caso potrai decidere di aderire alla campagna "evitando acquisti che sostengono indirettamente politiche negative”.
Bonelli e Fratoianni non parlano di boicottaggio in senso stretto ma di libera scelta. Tuttavia non nascondono che l’intento sia quello di combattere i prodotti americani per prendersela con quello “squilibrato” dei Trump e con i suo dazi che sanno di “estorsione al mondo intero”. 
Ovviamente il boicottaggio è più inutile dei dazi e dei controdazi che si spera non aprano una guerra commerciale dannosa tanto per i produttori quanto per i consumatori.

- 
Ma soprattutto ci sovvengono alcune domande. L’idea vale solo per i prodotti da acquistare o anche per quelli già nelle disponibilità di tutti noi, inclusi i Parlamentari grandi utilizzatori di iPhone e prodotti delle Big Tech Usa? Avs cancellerà tutti i suoi account sociale oltre X, se non l’ha già fatto essendo del neonazista Musk, ma anche Facebook e Instagram? 
E l’applicazione, che Apple ha rifiutato di far scaricare, possiamo scaricarla dallo store di Google (pure loro a stelle e strisce) oppure meglio virare su qualcosa di cinese?
Anche perché fa strano pensare che l’idea di una simile app sia venuta alla Sinistra italiana per combattere i prodotti americani e non quelli per dire cinesi che non è che brillino in quanto a rispetto dei diritti dei lavoratori.


- Ed è stupendo pensare che ora Fratoianni e consorte abbiano due motivi, e non solo uno, per chiudere il leasing della Tesla. Non solo l’ha prodotta quel puzzone di Musk, ma è pure un marchio americano.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica