Un ragazzo che viene assunto al Nord e deve partire proprio il giorno di Natale, la mamma che nella valigia gli mette i prodotti tipici della sua cucina, ma lui toglie anche il caciocavallo perché "quello mi impuzzonisce tutte le camicie". E alla fine, a risolvere la situazione ci pensa il papà, che regala al figlio una carta per fare la spesa. È la storia pensata per lo spot natalizio di quest'anno della Conad.
La pubblicità, annunciata con grande entusiasmo dall'amministratore delegato Francesco Pugliese, nel corso di una conferenza stampa, è stato lanciato il 20 dicembre, proprio in occasione del periodo natalizio. Ma la reazione del pubblico è stata tutt'altro che positiva: le critiche sono arrivate a pioggia, tra chi sostiene che lo spot sia una"stucchevole retorica dell'emigrante meridionale" e chi lo riconosce carico di "pregiudizi sul Meridione".
Su Twitter, Facebook e Youtub si è scatenata la bufera social contro il video che rappresenta"un'Italia stereotipata dove vengono messi in luce tutti i peggiori luoghi comuni dell'italianità". Uno spot definito "retrogrado" e razzista:"Si parla tanto di razzismo, poi guardi la pubblicità della Conad e vedi i più beceri pregiudizi sui meridionali. Nessuno parte col caciocavallo in valigia da almeno 100 anni.
Questi spot non aiutano a cancellare l'ignoranza e il pregiudizio di tanti settentrionali".Nonostante il nuovo regista Gabriele Salvatores, che succede a Pupi Avati, sia nato a Napoli, come sottolinea il Corriere della Sera, sembra non essere riuscito a conquistare l'appoggio dei suoi compaesani.
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