"Cacciata per il velo in Aula": ecco cosa dice il regolamento

La vicenda dell'avvocato 25enne che ha dovuto abbandonare l'Aula del Tar ha sollevato non poche polemiche. Ecco cosa dicono le norme

"Cacciata per il velo in Aula": ecco cosa dice il regolamento

"Amarezza, il giudice ha subito messo nel mirino il mio velo". La vicenda dell'avvocato 25enne che ha dovuto abbandonare l'Aula del Tribunale amministrativo di Bologna ha sollevato non poche polemiche. Il giudice non ha rilasciato dichiarazioni per spiegare la sua scelta, ma di fatto un regolamento affisso sulla porta dell'Aula spiega bene il motivo di questo gesto.

Nel cartello viene citato l'articolo 129 del codice di procedura civile. Tra i vai commi uno stabilisce che chi assiste o interviene in un'udienza deve "stare a capos scoperto". "Chi interviene o assiste all’udienza non può portare armi o bastoni e deve stare a capo scoperto e in silenzio è vietato fare segni di approvazione o di disapprovazione o cagionare in qualsiasi modo disturbo", si legge sempre nell'articolo 129. Insomma si tratta di regole abbastanza chiare che servono a definire il codice di comportamento da seguire durante un'udienza.

Ma Asmae Belfakir, la 25enne avvocato protagonista di questa vicenda, ha puntato il dito contro il giudice: "Mentre lasciava l’aula, il giudice avrebbe spiegato che si tratta del rispetto della nostra cultura e delle nostre tradizioni", spiega Belfakir, sottolineando che il giudice Mozzarelli "ha parlato di cultura, nemmeno di legge".

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